martedì 27 ottobre 2015

Il mondo a venire. Messianismo ed escatologia nel pensiero ebraico medievale

Conferenze in San Carlo: "L’attesa del messia nel pensiero ebraico medievale" Eventi a Modena
Resurrezione dei morti, affresco presso la sinagoga Dura Europos
Martedì 27 ottobre 2015 proseguono alla Fondazione Collegio San Carlo di Modena (via San Carlo, 5) le lezioni del ciclo dedicato al tema Redenzione, ideato dal Centro Studi Religiosi. Roberto Gatti presenta la conferenza dal titolo: "Il mondo a venire. Messianismo ed escatologia nel pensiero ebraico medievale".
Roberto Gatti svolge attività di ricerca presso l'Istituto di Storia dell'età contemporanea di Asti. Nei suoi studi ha indagato la ricezione del concetto di materia nel Medioevo arabo-ebraico dal punto di vista teologico, etico e fisico-cosmologico, oltre al problema della creazione nel pensiero medievale ebraico (Maimonide e Gersonide) e cristiano (Bonaventura da Bagnoregio, Tommaso d'Aquino e gli averroisti latini). Si è occupato inoltre dell'opera di Leo Strauss, approfondendo la sua critica alla modernità filosofica, la teoria dell'ermeneutica della reticenza e l'eredità delle riflessioni di Maimonide e Averroè. Ha curato l'edizione italiana delle Guerre del Signore di Gersonide (Bari 2011) e ha pubblicato: Ermeneutica e filosofia. Introduzione al pensiero ebraico medioevale, secoli XII-XIV (Genova 2003); Be-re'sit. Interpretazioni filosofiche della creazione nel Medioevo ebraico e latino (Genova 2005).
Per la comunità ebraica l'età medioevale rappresentò una particolare «età dell'angoscia», come mostrano le persecuzioni che la colpirono. Un altro fattore che caratterizzò la vita ebraica nel Medioevo è rappresentato dall'insorgere di molteplici figure messianiche e dalla delusione conseguente al loro fallimento storico. Di fronte a questi molteplici tentativi di «forzare i tempi dell'era messianica», le élites ebraiche rappresentate dai filosofi e dai teologi si trovarono nella duplice situazione da un lato di tenere desta la fede messianica e di ribadire - in funzione anti-cristiana - il carattere non ancora redento del mondo (rispondendo in questo modo al fallimento dei vari Messia ebrei apparsi sulla scena storica), dall'altro lato di richiamare a un atteggiamento di prudenza e cautela per tutto ciò che riguardava modi e tempi concreti dell'età messianica.
Pagina manoscritta da Maimonide. Lingua giudeo-araba in lettere ebraiche

Il nostro intento – spiega Gatti - è quello di restituire i tratti di sobrietà e cautela (insieme alla registrazione di alcune significative divergenze) che caratterizzano le riflessioni sul tema elaborate da due autori significativi del Medioevo filosofico e teologico ebraico (e cioè Maimonide e Hasday Crescas); più precisamente, l'intento è quello di presentare in forma sintetica le problematiche che si delineano intorno all'espressione yemot ha-mashiah (i giorni del Messia).
La conferenza si tiene nel Teatro della Fondazione, con inizio previsto alle ore 17,30. La conferenza, come tutte le altre del ciclo, sarà inserita nell’archivio conferenze presente nel sito www.fondazionesancarlo.it, da cui potrà essere scaricata gratuitamente.
A richiesta si rilasciano attestati di partecipazione. Il ciclo di lezioni gode dell'accredito ministeriale per la formazione del personale della scuola (DM 18 luglio 2005).

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