Sarà presentato sabato 21 gennaio 2017 alle ore 16:30
nella Sala del Caminetto di Villa Pecori il volume di Nicoletta
Matteuzzi dal titolo: Sacri Simboli di luce. Tarsie marmoree del periodo romanico a Firenze e in Toscana”.
Oltre all’autrice sarà presente il prof. Marco Pinelli,
storico dell’arte e l’editore Alessandro Naldi (Edizioni dell’Acero).
L’evento patrocinato da Comune di Borgo San Lorenzo e dall’Università
dell’Età liber (Auser).
Il libro prende in esame uno degli
aspetti più caratteristici dell’arte medievale fiorentina è la tarsia
marmorea, una tecnica di decorazione fiorita nel XII secolo fatta di
incastri di marmi di colori diversi, in particolare il bianco di Carrara
e il verde serpentino di Prato. I massimi monumenti che ne testimoniano
la fortuna sono il Battistero e la basilica di San Miniato al Monte, ma
numerosissimi sono gli esempi sparsi in città e nei borghi vicini, e in
particolare in Mugello, che conserva ancora preziosi arredi liturgici
che testimoniano l’eleganza suprema della tarsia: a Borgo San Lorenzo, o
meglio nelle sue frazioni, il pulpito di San Giovanni Maggiore e il
fonte battesimale della pieve di Faltona, in comune di Scarperia le
lastre conservate nella chiesa di Fagna, dove sono integri ancora sia il
pulpito sia il fonte battesimale, e quelle della pieve di Sant’Agata,
datate 1176.
Con questa forte valenza territoriale è nato il volume Sacri Simboli di luce, tarsie marmoree del periodo romanico a Firenze e in Toscana,
della storica dell’arte Nicoletta Matteuzzi, partita a studiare
l’argomento anni fa nel corso della sua tesi di laurea, e che si pone
come un punto di riferimento non solo per la tecnica della tarsia, ma
anche – grazie alla vasta e approfondita ricerca sul campo – su molte
chiese e chiesette sparse nella campagna fiorentina, e specie in
Mugello. Grazie all’editore Alessandro Naldi (Editori dell’Acero), al
fotografo Giovanni Martellucci, e alla grafica e storica dell’arte Maria
Villano, il libro è corredato da un ricco apparato di immagini,
realizzate per l’occasione, con la specifica volontà di far risaltare le
caratteristiche di queste lastre intarsiate in marmi colorati che
creano disegni astratti e elegantissimi, specchio della raffinata
cultura romanica.
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