Savona. Torri urbane |
La conferenza-seminario dal titolo La pietra nelle costruzioni savonesi medievali, secoli XI-XIV promette numerose novità nell’ambito dei reimpieghi lapidei in monumenti come le torri savonesi e San Pietro di Carpignana, permettendoci di intuirne finora sconosciuti contesti storici precedenti.
Luca Finco, architetto e collaboratore in numerosi progetti di ricerca, nel Salone di Storia Patria (via Pia 14/4), venerdì 24 novembre 2017 alle ore 17.30, presenterà in anteprima le sue ricerche nell’area savonese.
Nel savonese si dispone di varia materia prima abile per le costruzioni, in particolare affiorano rocce metamorfiche. Non tutti i diversi tipi di pietra adoperati nelle architetture civili e religiose dei secoli XI-XIV, però, sono autoctoni. La ricerca vuole inquadrare per l’epoca medievale questi usi ed i riusi di manufatti più antichi, approfondendo la cultura tecnica degli artigiani impegnati nei cantieri. Ad esempio, la fornitura di san Pietro in Carpignano verosimilmente deriva da fasi edificatorie precedenti; la sua varietà diventa una risorsa per le maestranze, come testimoniato nella realizzazione policroma della porta ad arco falcato in cui i conci lapidei vengono abbinati ai laterizi. Nei paramenti del complesso di piazza Brandale la differenziazione dei materiali pare legata invece a condizioni contingenti, a necessità della fabbrica. La pietra usata negli esterni delle torri talvolta definisce il basamento, come anche a Noli, mentre per l’elevato si predilige il mattone.
Luca Finco, architetto e collaboratore in numerosi progetti di ricerca, nel Salone di Storia Patria (via Pia 14/4), venerdì 24 novembre 2017 alle ore 17.30, presenterà in anteprima le sue ricerche nell’area savonese.
Nel savonese si dispone di varia materia prima abile per le costruzioni, in particolare affiorano rocce metamorfiche. Non tutti i diversi tipi di pietra adoperati nelle architetture civili e religiose dei secoli XI-XIV, però, sono autoctoni. La ricerca vuole inquadrare per l’epoca medievale questi usi ed i riusi di manufatti più antichi, approfondendo la cultura tecnica degli artigiani impegnati nei cantieri. Ad esempio, la fornitura di san Pietro in Carpignano verosimilmente deriva da fasi edificatorie precedenti; la sua varietà diventa una risorsa per le maestranze, come testimoniato nella realizzazione policroma della porta ad arco falcato in cui i conci lapidei vengono abbinati ai laterizi. Nei paramenti del complesso di piazza Brandale la differenziazione dei materiali pare legata invece a condizioni contingenti, a necessità della fabbrica. La pietra usata negli esterni delle torri talvolta definisce il basamento, come anche a Noli, mentre per l’elevato si predilige il mattone.
Per maggiori informazioni clicca qui !
Nessun commento:
Posta un commento