Giovedì 21 febbraio 2019, alle ore 17:00 a Palazzo Ducale a Genova si tiene la presentazione del saggio: "Genova, solo mercanti ? Artigiani, corporazioni e manifattura tra Quattro e Cinquecento" (Aracne editrice, 2018) di Giacomo Casarino. Insieme all'autore intervengono Carlo Paolo Bitossi e Rodolfo Savelli.
I saggi raccolti trattano delle figure del lavoro nella Genova del
secondo Quattrocento / inizio Cinquecento. Il composito universo di
artigiani e imprenditori viene declinato secondo vari approcci:
strutturali (il popolo, la cittadinanza, le corporazioni, le stesse
milizie urbane), muovendo dai permanenti fenomeni migratori che
modificano, all’interno del tessuto urbano, le aggregazioni
interfamiliari (il processo di formazione dei cognomi); congiunturali
(le ricadute della crisi di sussistenza europea dell’ultimo quarto del
XV secolo); prosopografico (banca dati nominativa), che è valso a dare
identità e visibilità a una larga parte della popolazione maschile.
Giacomo Casarino ha insegnato Metodologia della ricerca storica e Storia
moderna presso l’Università degli Studi di Genova. Ha partecipato al
gruppo di lavoro “Maestri e garzoni nella società genovese fra Quattro e
Cinquecento”, che si è avvalsa dell’utilizzo di metodologie
informatiche e di specifici, collaterali approfondimenti tematici
(migrazioni, artigianato). Dal data base nominativo, costruito
attraverso i contratti di apprendistato rogati a Genova tra XV e XVI
secolo, egli ha tratto in larga parte il materiale per le sue ricerche,
offerte a convegni italiani e internazionali, e di cui si presentano nel
volume Genova, solo mercanti? Artigiani, corporazioni e manifattura tra Quattro e Cinquecento
i risultati consolidati. Tra le altre pubblicazioni: “Tra ‘alfabeti’ e
percorsi scolastici: formazione individuale ed acculturazione nella
Liguria moderna”, in «Storia della cultura ligure», 3, (Genova 2005
ed.), in ultimo, “Malattia o sofferta simulazione? Un’improbabile
‘possessione diabolica’ a fine Seicento”, («Intemelion», n. 21, 2015).
Nessun commento:
Posta un commento