martedì 17 dicembre 2013

Ai margini della civitas. Presentazione a Brescia.

Mercoledì 18 dicembre 2013 alle 11:00 nella Sala delle Candelabre del Dipartimento di Giurisprudenza in via San Faustino, 41 a Brescia verrà presentato il volume dal titolo: “Ai margini della civitas. Figure giuridiche dell’altro tra medioevo e futuro”. Si tratta degli atti di un convegno organizzato dall’Università degli Studi di Brescia in collaborazione con due antiche fondazioni: la Congrega della Carità Apostolica di Brescia e la Fondazione Casa di Dio di Brescia. L’introduzione è a cura del prof. Aldo Andrea Cassi, docente di Storia del diritto medievale e moderno e Storia del diritto moderno e contemporaneo. Il volume chiama a raccolta studiosi di diverse discipline, non solo giuridiche, ma anche storiche, economiche, sociologiche, per analizzare, attraverso una prospettiva multifocale, la complessa e stratificata “fenomenologia” dell’altro nella cultura giuridica europea. È diviso in due parti: una dedicata a profili storici e istituti giuridici di inclusione-esclusione dell’altro, una dedicata all’alterità nell’ordinamento giuridico vigente (consolidazioni e prospettive future).
Il profilo di determinate categorie di soggetti percepiti come irrimediabilmente diversi, “altri”, ha da sempre accompagnato, ed inquietato, lo spazio giuridico tracciato dalla civitas (intesa come civiltà oltre che come città), la quale ne ha spesso statuito l’emarginazione al di fuori dei propri confini politico-giuridici (se non anche materiali, extra moenia). Così, la presenza di eretici, banditi, streghe e mentecatti ha ceduto il passo, nei nostri giorni, alla considerazione per carcerati, disabili, devianti, mentre due figure, lo straniero e il miserabile (tale per pover à e/o per malattia), attraversano i secoli fino a ‘bucare’ il nostro presente e proiettarsi tra le sfide future cui è chiamata a confrontarsi la nostra società con il suo diritto.
Le scaturigini storiche dell’irrompere del “marginale” sulla scena della civiltà giuridica europea e l’attuale assetto dei meccanismi di previsione e inclusione (o viceversa, di rimozione ed esclusione) nell’ordinamento giuridico vigente costituiscono il dittico che si propone allo sguardo dello studioso, sia egli “addetto ai lavori”, studente o lettore interessato.

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