martedì 29 aprile 2014

Assedio del Castello Baronale di Acerra

Atmosfere, storia e vicende del Medioevo per rivivere gli autentici fasti della Acerra medievale: arte, cultura e tradizioni, con una suggestiva rievocazione storica su base storico-scientifica che avrà come tema l’assedio del Castello Baronale di Acerra del 1421. Il suggestivo viaggio nel passato, alla riscoperta dei fasti della storia, inserito nel più ampio programma “Valorizza Museo”, avverrà domenica 4 maggio 2014, con una serie di spettacoli dal tema medievale. Si parte alle 18,30 un corteo di circa 200 figuranti, lungo le strade cittadine di Acerra. A sfilare saranno gli Archibugieri Trombonieri Senatore, la Compagnia della Rosa e della Spada e gli Sbandieratori, Tamburini e  Chiarinisti della Città Regia di Cava de’ Tirreni. Questi avranno abiti disegnati dalla celebre sartoria “Canzanella” di Napoli, la più antica sartoria che ha realizzato anche gli abiti per Eduardo De Filippo.
Dopo il corteo ci sarà il vero e proprio assedio al Castello con la riproduzione dell’epica battaglia: i figuranti si muoveranno nel Castello Baronale tra lotte, duelli ma anche musiche e danze. Successivamente, in serata, sarà realizzata, nel Castello Baronale, la “Festa al borgo medievale” con rappresentazione scenica, in stile rievocativo, di una tipica festa medievale in un antico borgo.
L’evento prevede una commistione scenografica tra la condizione del popolo, impegnato in canti e danze storiche popolari, ed i protagonisti delle corti mentre sono affaccendati in danze di corteggiamento, il tutto nella cornice storica rievocata da un cantastorie che narrerà i balli, la storia, gli usi dell’epoca. In questa atmosfera goliardica, raggiungeranno il Castello Baronale anche le streghe, creando scompiglio e facendo divertire il pubblico.
L’evento, aperto alla cittadinanza, ricorda i fatti avvenuti nel novembre 1421, quando nella guerra tra Luigi III ed il Papa, suo alleato, e la Regina del Regno di Napoli Giovanna II, Acerra rappresentava uno dei principali nodi di approvvigionamento della Capitale del Regno via terra. Il feudatario acerrano, Giampietro Origlia, parteggiava per il re Luigi III.

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