L'Associazione Culturale Italia Medievale e Jaca Book sono liete di invitarvi all'ultimo appuntamento del ciclo
"MEDIOEVO QUANTE STORIE", in programma sabato 17 maggio 2014 alle ore
17.00 presso la Libreria Jaca Book "Città Possibile" di Via Frua 11 (ingresso da Via delle Stelline) a Milano per la presentazione del libro "Dracula l'impalatore. La biografia di Vlad Tepes, Principe di Valacchia" (Minerva Edizioni) di Roberto Gargiulo.
Interviene l'Autore. Introduce Giuseppe Maria Bianchi.
Ingresso libero. Segue aperitivo.
Su questo personaggio, a metà strada tra il mito e la storia, sono stati sinora versati fiumi d’inchiostro e chilometri di celluloide: sembra difficile riuscire a dirne qualcosa di nuovo. Tuttavia, molto spesso, l’attenzione è stata focalizzata sul mito, relegando sullo sfondo la figura storica che, invece, finisce per rivelarsi un affascinante protagonista del suo tempo, capace di sorprenderci forse più del ‘vampiro’ creato da Bram Stoker nel 1897.
Nel cuore del Quattrocento, mentre in Italia si affermano le Signorie e la grande stagione del Rinascimento, l’Europa orientale è dilaniata da lotte dinastiche e minacciata dalle armate ottomane che già circondano Costantinopoli, capitale del morente Impero Bizantino. E’ in questo scenario, tra re e diplomatici, pontefici e menestrelli, harem e torture, che si dipana il filo delle vita e delle imprese di Vlad Dracula, signore di Valacchia.
Soldato coraggioso e abile diplomatico, stratega imprevedibile e orgoglioso principe: a queste qualità, Vlad unì una sadica crudeltà condita di un certo humour macabro, ma anche un profondo amore per la propria terra e la propria gente. Fu mostro sanguinario agli occhi dei nemici, signore severo ma giusto per i suoi sudditi e venne apprezzato perfino da Papa Pio II - l’umanista Piccolomini - per l’impegno crociato.
Interviene l'Autore. Introduce Giuseppe Maria Bianchi.
Ingresso libero. Segue aperitivo.
Su questo personaggio, a metà strada tra il mito e la storia, sono stati sinora versati fiumi d’inchiostro e chilometri di celluloide: sembra difficile riuscire a dirne qualcosa di nuovo. Tuttavia, molto spesso, l’attenzione è stata focalizzata sul mito, relegando sullo sfondo la figura storica che, invece, finisce per rivelarsi un affascinante protagonista del suo tempo, capace di sorprenderci forse più del ‘vampiro’ creato da Bram Stoker nel 1897.
Nel cuore del Quattrocento, mentre in Italia si affermano le Signorie e la grande stagione del Rinascimento, l’Europa orientale è dilaniata da lotte dinastiche e minacciata dalle armate ottomane che già circondano Costantinopoli, capitale del morente Impero Bizantino. E’ in questo scenario, tra re e diplomatici, pontefici e menestrelli, harem e torture, che si dipana il filo delle vita e delle imprese di Vlad Dracula, signore di Valacchia.
Soldato coraggioso e abile diplomatico, stratega imprevedibile e orgoglioso principe: a queste qualità, Vlad unì una sadica crudeltà condita di un certo humour macabro, ma anche un profondo amore per la propria terra e la propria gente. Fu mostro sanguinario agli occhi dei nemici, signore severo ma giusto per i suoi sudditi e venne apprezzato perfino da Papa Pio II - l’umanista Piccolomini - per l’impegno crociato.
L’Autore ha
in qualche modo subìto il fascino del personaggio e ha così deciso di
esplorarne anche gli aspetti meno noti, come quello della sua
discendenza familiare, un capitolo sino ad oggi trascurato: emergono
così storie ignote o volutamente dimenticate, i cui protagonisti sono
uniti dal comune senso di appartenenza a una stirpe al tempo stesso
nobile e maledetta, tra pregiudizi e superstizioni per chi portava il
nome Dracula.
Il principe Vlad è stato quindi la prima vittima
del mito di Dracula, ma il tempo potrà rendere giustizia restituendo al
principe di Valacchia il posto che gli spetta nella storia.
Roberto Gargiulo (Pordenone, 1958) è laureato in Lettere con indirizzo Archeologico Medievale presso l’Università degli Studi di Trieste e da circa vent’anni si occupa di ricerca storica, con particolare attenzione alla storia militare. Ha curato diverse pubblicazioni e mostre aventi come protagonisti i friulani e la loro terra, come “La grande scorreria in Friuli del 1499” (Biblioteca dell’Immagine,1999).
Tra le sue pubblicazioni: “L’ultima vittoria di Napoleone” (2009), “Mamma li Turchi. Il leone e la mezzaluna” (2006) e “La battaglia di Lepanto” (2004). Ha collaborato ai saggi storici “L’Ultima Crociata” e “La Croce e la Mezzaluna” scritti dal giornalista e storico Arrigo Petacco, editi da Mondadori.
Roberto Gargiulo (Pordenone, 1958) è laureato in Lettere con indirizzo Archeologico Medievale presso l’Università degli Studi di Trieste e da circa vent’anni si occupa di ricerca storica, con particolare attenzione alla storia militare. Ha curato diverse pubblicazioni e mostre aventi come protagonisti i friulani e la loro terra, come “La grande scorreria in Friuli del 1499” (Biblioteca dell’Immagine,1999).
Tra le sue pubblicazioni: “L’ultima vittoria di Napoleone” (2009), “Mamma li Turchi. Il leone e la mezzaluna” (2006) e “La battaglia di Lepanto” (2004). Ha collaborato ai saggi storici “L’Ultima Crociata” e “La Croce e la Mezzaluna” scritti dal giornalista e storico Arrigo Petacco, editi da Mondadori.
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