Giovedì 28 agosto 2014 alle ore 21,00 nell'ambito della manifestazione "La Romagna Giunti al Punto" all'aperto in piazza Giovanni Paolo II a Cesena:
Marzio Casalini introduce Paolo Turroni, “La Biblioteca Malatestiana di Cesena”; Mirko Orioli, "La Rocca Malatestiana di Cesena”; Francesca Baronio “Violante Malatesta da Montefeltro”; Angelo Turchini “I Malatesta signori di Rimini e Cesena" che dialogheranno intorno alla Cesena Malatestiana.
La concessione della distrutta città a Galeotto Malatesti da parte del papa Urbano VI, apre l’epoca della signoria malatestiana che rappresenta per Cesena la parentesi più felice:
sotto l’aspetto urbanistico ed edilizio iniziò la ricostruzione
della città, operazione completata dai successori Andrea, Carlo e
Pandolfo Malatesti, che ne trasformarono l’assetto, costruendo la
spianata dell’odierna Piazza del Popolo,
trasferendo nella parte pedemontana
la Cattedrale di S. Giovanni Battista e occupando con la nuova
Rocca i colli Garampo e
Sterlino. Ma è con Domenico Malatesti, detto Malatesta Novello che Cesena visse il periodo
più florido. La sua attività,
più che per le imprese militari, si distinse per le opere di pace e per
il suo splendido mecenatismo, di cui l’edificazione della biblioteca ad
opera di Matteo Nuti da Fano, nella vecchia fabbrica del convento di S.
Francesco , prima biblioteca pubblica che si ricordi e a tutt’oggi la
meglio conservata fra tutte le librerie umanistiche conventuali in Italia
e in Europa, è l’opera che diede a Malatesta Novello la maggior gloria.
L’attività edilizia promossa dal signore di Cesena
annovera anche la costruzione ex novo dell’ospedale del
Crocefisso, dei conventi di S. Caterina e dell’Osservanza, nonché
contributi per una larga serie di ristrutturazioni ai maggiori edifici
della città. Con la morte di Malatesta Novello (1465) finisce a Cesena
l’ultima signoria e d’ora in poi le vicende della città saranno
intimamente connesse con la storia dello stato pontificio.
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