Terza conversazione de "I Venerdì di Palazzo del Pero", organizzati
dal Centro sociale “Valcerfone” con il contributo della Farmacia
Marini-Giabbanelli e di Capaci Gualtiero (commercio foraggi) e la
collaborazione della Società Storica Aretina. L’incontro avrà luogo venerdì 8 aprile 2016 alle ore 21,00 presso i locali del Centro (Palazzo del
Pero, n. 60, tel. 0575369379) ed è affidato a Gian Paolo Scharf che parlerà su Famiglie signorili della Valcerfone nel XIII secolo.
Ingresso libero.
Sarà presentata la situazione della valle nel corso del XIII secolo, periodo assai importante sia per l’assestamento di processi di vasta portata come la signoria rurale e lo sviluppo dei comuni rurali, che per la spinta espansionistica della città di Arezzo nei confronti del proprio contado. All’inizio del secolo non esistevano grossi complessi signorili, poiché sia le famiglie nobili erano molte e ognuna controllava pochi centri, sia gli enti ecclesiastici aretini erano poco presenti nella valle, dove le chiese locali avevano ognuna un proprio dominatus. Nel corso del Duecento la situazione si evolve: la città acquisisce il controllo di parte dello spazio, favorendo lo sviluppo dei comuni rurali, e le famiglie nobili vanno incontro a una selezione naturale, che fa prevalere quelle più agguerrite e dotate di maggiori appoggi urbani. Gian Paolo Scharf è nato a Bergamo. Laureato in Storia medievale nel 1997 presso l’Università di Milano, ha conseguito il dottorato in Storia urbana e rurale nel 2002 presso l’Università di Perugia con la tesi, Potere e società ad Arezzo nel XIII secolo (1200-1300) (per tale lavoro ha ricevuto un significativo riconoscimento nella XVI edizione del “Premio Internazionale Ascoli Piceno”). Nel 2007 ha conseguito il diploma di “Scuola archivistica, Paleografia e Diplomatica” presso l’Archivio di stato di Milano.
Ha al suo attivo molte pubblicazioni sui vari settori di ricerca, fra le quali spiccano quattro monografie e un libro di fonti, oltre ad alcune curatele di volumi miscellanei. Tra i primi ricordiamo: Borgo S. Sepolcro a metà del Quattrocento: istituzioni e società (Olschki, 20003), Fonti per la storia del territorio varesino. Tardo medioevo ed Età moderna (secoli XIV-XVIII) (Insubria University Press, 2010), Cronisti borghesi del Quattrocento (Pliniana 2011). Molti i saggi, oltre 80, apparsi in riviste specializzate come “Archivio Storico Italiano”, “Studi montefeltriani”, “Aevum”,”Società e storia”, in vari “Bollettino di Deputazione di Storia Patria”, “Quaderni e Centri Studi Lombardi”, “Notizie di Storia”… Tra i saggi più recenti riguardanti il territorio e la diocesi aretina, ricordiamo tra i molti: Le prime esperienze signorili di Uguccione della Faggiuola. Il periodo aretino (1292-1311) (2002); I Conti Guidi e Arezzo (2003), sulla famiglia dei Montauto/Galbino nel Duecento (2010); La seconda età comunale e la sottomissione a Firenze (2010); sulla Parabola di Guglielmino degli Ubertini ad Arezzo (1248-1289) (2012), Camaldoli e l’episcopato aretino del Duecento (2014).
Sarà presentata la situazione della valle nel corso del XIII secolo, periodo assai importante sia per l’assestamento di processi di vasta portata come la signoria rurale e lo sviluppo dei comuni rurali, che per la spinta espansionistica della città di Arezzo nei confronti del proprio contado. All’inizio del secolo non esistevano grossi complessi signorili, poiché sia le famiglie nobili erano molte e ognuna controllava pochi centri, sia gli enti ecclesiastici aretini erano poco presenti nella valle, dove le chiese locali avevano ognuna un proprio dominatus. Nel corso del Duecento la situazione si evolve: la città acquisisce il controllo di parte dello spazio, favorendo lo sviluppo dei comuni rurali, e le famiglie nobili vanno incontro a una selezione naturale, che fa prevalere quelle più agguerrite e dotate di maggiori appoggi urbani. Gian Paolo Scharf è nato a Bergamo. Laureato in Storia medievale nel 1997 presso l’Università di Milano, ha conseguito il dottorato in Storia urbana e rurale nel 2002 presso l’Università di Perugia con la tesi, Potere e società ad Arezzo nel XIII secolo (1200-1300) (per tale lavoro ha ricevuto un significativo riconoscimento nella XVI edizione del “Premio Internazionale Ascoli Piceno”). Nel 2007 ha conseguito il diploma di “Scuola archivistica, Paleografia e Diplomatica” presso l’Archivio di stato di Milano.
Ha al suo attivo molte pubblicazioni sui vari settori di ricerca, fra le quali spiccano quattro monografie e un libro di fonti, oltre ad alcune curatele di volumi miscellanei. Tra i primi ricordiamo: Borgo S. Sepolcro a metà del Quattrocento: istituzioni e società (Olschki, 20003), Fonti per la storia del territorio varesino. Tardo medioevo ed Età moderna (secoli XIV-XVIII) (Insubria University Press, 2010), Cronisti borghesi del Quattrocento (Pliniana 2011). Molti i saggi, oltre 80, apparsi in riviste specializzate come “Archivio Storico Italiano”, “Studi montefeltriani”, “Aevum”,”Società e storia”, in vari “Bollettino di Deputazione di Storia Patria”, “Quaderni e Centri Studi Lombardi”, “Notizie di Storia”… Tra i saggi più recenti riguardanti il territorio e la diocesi aretina, ricordiamo tra i molti: Le prime esperienze signorili di Uguccione della Faggiuola. Il periodo aretino (1292-1311) (2002); I Conti Guidi e Arezzo (2003), sulla famiglia dei Montauto/Galbino nel Duecento (2010); La seconda età comunale e la sottomissione a Firenze (2010); sulla Parabola di Guglielmino degli Ubertini ad Arezzo (1248-1289) (2012), Camaldoli e l’episcopato aretino del Duecento (2014).
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