Giovedì 29 settembre 2016 alle ore 18,45 nella sala degli incontri dell’Alexander Museum Palace Hotel (in Viale Trieste, 20 a Pesaro), per la serie “Pesaro Storie” proposta dalla Società pesarese di studi storici viene presentato il volume "A capo coperto. Storie di donne e di veli" (pp. 216, il Mulino 2016) di Maria Giuseppina Muzzarelli (università di Bologna).
Sarà presente l’Autrice.
Oggi uno dice “velo”, e subito l’ascoltatore pensa alla copertura del capo, del volto, dell'intero corpo femminile in uso nel mondo islamico. La prescrizione alle donne di coprirsi il capo apparteneva però alla storia dell’Occidente già prima che Paolo ne prescrivesse l’uso nella famosa lettera ai Corinzi. Lo studio di Maria Giuseppina Muzzarelli ripercorre un costume millenario, documentato dalla Bibbia, dalle statue elleniche, dalle usanze della Roma antica, poi dai padri della Chiesa, dalle normative medievali, ecc., insomma da innumerevoli testimonianze storiche, artistiche e letterarie.
In secoli non lontani il capo coperto era prerogativa delle donne sposate, era la divisa delle religiose, ogni vedova portava il velo del lutto. Il velo era però anche un accessorio alla moda, a volte ricchissimo e prezioso, regolamentato non senza fatica dalle leggi suntuarie dei Comuni italiani perché era elemento fondamentale nello sfoggio di eleganza e di lusso: un po’ come ancora oggi il foulard griffato.
Maria Giuseppina Muzzarelli, ordinario di Storia medievale, Storia delle città e Storia del costume e della moda presso l’università di Bologna, si è occupata fra l’altro di etica economica e di predicazione, di monti di pietà e di banchi ebraici, di leggi suntuarie e del consumo di beni di lusso nonché delle relazioni specifiche che legano le donne al cibo. Tra le sue opere più recenti Breve storia della moda in Italia e Nelle mani delle donne. Nutrire, guarire, avvelenare dal Medioevo a oggi.
Dopo l’incontro, chi lo desidera può fermarsi a cena all’Alexander Museum Palace Hotel, che fornisce una consumazione a menu fisso, al prezzo di 12,00 € per persona; è richiesta prenotazione (tel. 0721 34441).
Sarà presente l’Autrice.
Oggi uno dice “velo”, e subito l’ascoltatore pensa alla copertura del capo, del volto, dell'intero corpo femminile in uso nel mondo islamico. La prescrizione alle donne di coprirsi il capo apparteneva però alla storia dell’Occidente già prima che Paolo ne prescrivesse l’uso nella famosa lettera ai Corinzi. Lo studio di Maria Giuseppina Muzzarelli ripercorre un costume millenario, documentato dalla Bibbia, dalle statue elleniche, dalle usanze della Roma antica, poi dai padri della Chiesa, dalle normative medievali, ecc., insomma da innumerevoli testimonianze storiche, artistiche e letterarie.
In secoli non lontani il capo coperto era prerogativa delle donne sposate, era la divisa delle religiose, ogni vedova portava il velo del lutto. Il velo era però anche un accessorio alla moda, a volte ricchissimo e prezioso, regolamentato non senza fatica dalle leggi suntuarie dei Comuni italiani perché era elemento fondamentale nello sfoggio di eleganza e di lusso: un po’ come ancora oggi il foulard griffato.
Maria Giuseppina Muzzarelli, ordinario di Storia medievale, Storia delle città e Storia del costume e della moda presso l’università di Bologna, si è occupata fra l’altro di etica economica e di predicazione, di monti di pietà e di banchi ebraici, di leggi suntuarie e del consumo di beni di lusso nonché delle relazioni specifiche che legano le donne al cibo. Tra le sue opere più recenti Breve storia della moda in Italia e Nelle mani delle donne. Nutrire, guarire, avvelenare dal Medioevo a oggi.
Dopo l’incontro, chi lo desidera può fermarsi a cena all’Alexander Museum Palace Hotel, che fornisce una consumazione a menu fisso, al prezzo di 12,00 € per persona; è richiesta prenotazione (tel. 0721 34441).
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