In occasione del trentennale dalla pubblicazione dell’edizione
critica dell’Historia Mongalorum di Fra’ Giovanni da Pian del Carpine
per i tipi del Centro Italiano di Studi sull’Alto Medioevo, il Comune di Magione, patria del missionario francescano, ha inteso ricordarne la
figura e l’opera con un importante convegno di studi dal titolo “Ad
Tartaros. Viaggio, crociata e missione nell’Oriente di Fra’ Giovanni da
Pian di Carpine”. L’evento, previsto presso il Castello dei Cavalieri di
Malta di Magione nei giorni di sabato 30 e domenica 31 marzo 2019, è
finalizzato non solo a ripercorrere la vicenda biografica del
personaggio, ma soprattutto a riflettere criticamente su alcuni aspetti
centrali della sua storia e della sua epoca: dal tema della frontiera
mobile alla geopolitica dell’Oriente Latino, dalle categorie del
viaggio, della crociata e della missione nel basso Medioevo al ruolo
dell’ordine francescano e degli ordini monastico-militari,
dall’immaginario medievale intorno ai Mongoli alla fortuna letteraria
dell’opera giovannea.
“Un convegno di studi – spiega Vanni Ruggeri, presidente del
consiglio comunale con delega alla cultura del Comune di Magione che ne
ha seguito l’organizzazione, con relatori e studiosi provenienti da
tutta Italia
intende costituire occasione qualificante di riflessione storica e di
confronto tra ricercatori impegnati su ambiti di studio diversi e spesso
sfuggenti ad una visione d’insieme, ma soprattutto vuole offrire un
momento di alta divulgazione per tutti su una figura fortemente
identitaria e iconica per il nostro territorio, declinandone l’approccio
su suggestioni e tematiche che, pur nel rigore dell’indagine storica,
si prestano a domande di stringente attualità nel dibattito culturale:
il tema della frontiera, la scoperta dell’altro, la dialettica
Oriente/Occidente, il dilemma crociata/missione come opzione politica
nel confronto fra diversi, oltre ovviamente la scoperta del ricco
immaginario orientaleggiante che proprio sul lontano regno tartaro e
sulla sua mitografia ha condizionato larga parte della cultura “pop”
contemporanea e non solo. L’auspicio è quello di
istituzionalizzare e rendere a cadenza annuale appuntamenti come questo,
che si sono già rivelati estremamente fecondi di proficue
collaborazioni con importanti istituzioni culturali a carattere
nazionale, foriere di future progettualità di ampia portata”.
Il convegno si articolerà in tre distinte sessioni e
prevede la partecipazione di 10 relatori tra accademici, docenti,
studiosi e ricercatori di livello nazionale. Ad aprire i lavori, sabato
30 alle ore 16, dopo i saluti istituzionali di Giacomo Chiodini, Sindaco
di Magione; Vanni Ruggeri, Presidente del Consiglio comunale con delega
alla cultura; Donatella Porzi, Presidente Assemblea legislativa Regione
Umbria e Dianella Gambini, Prorettrice Università per Stranieri di
Perugia, interverrà il Prof Enrico Menestò, Presidente del Centro
Italiano di Studi sull’Alto Medioevo di Spoleto, con una lectio
magistralis dal titolo Giovanni di Pian di Carpine, un francescano alla
corte del Gran Khan. A seguire sarà presentata, a cura di Patrizia
Stoppacci (Università degli Studi di Perugia) la nuova edizione
tascabile dell’Historia Mongalorum di Fra’ Giovanni, con la traduzione
italiana del testo alleggerito dell’imponente apparato critico
dell’edizione maggiore del 1989. Un’importante scelta editoriale per
rendere accessibile al vasto pubblico il dettato di un testo di capitale
importanza, precursore del più celebre Milione di Marco Polo.
I lavori riprendono domenica mattina a partire dalle ore 10.00 con
una serie di interventi focalizzati sul ruolo dell’ordine francescano e
della figura di Fra Giovanni, in particolare nel contesto geopolitico
dell’Oriente medievale del tempo: Stefano Brufani (Università degli
Studi di Perugia) I frati minori: dalla itineranza alla mobilità; Luigi
Russo (Università Europea di Roma) I Mongoli e la Terrasanta latina. Il
contesto geopolitico degli sforzi diplomatici di Giovanni da Pian di
Carpine; Antonio Musarra (Università degli Studi di Firenze) I frati
minori e la Terrasanta nel XIII secolo: tra crociata e missione; Jacopo
Mordenti (Storico del Medioevo) Gli ordini monastico-militari: un
Oriente latino altro?.
La sessione pomeridiana di domenica 31, ore 15.30, è infine dedicata
al portato culturale dell’opera letteraria di Fra’ Giovanni e alla
“mediazione” culturale occidentale nei confronti dell’Oriente, nel
passato come oggi, e si articolerà in due interessanti relazioni di
Duccio Balestracci (Università degli Studi di Siena) Brutti, sporchi e
(a volte) cattivi. L’Oriente medievale tra missione e proto-etnologia; e
di Anna Putton (Storica del Medioevo) Le feste alla corte del Gran Khan,
viste attraverso gli occhi dei viaggiatori occidentali del XIII secolo.
A chiudere i lavori, una stimolante Tavola rotonda che si incarica di
riflettere sulle declinazioni massmediatiche del fenomeno, sul tema
Medievalismo e Orientalismo nella cultura popolare contemporanea,
animata da tre giovani studiosi: Riccardo Facchini e Davide Iacono
(collaboratori di Medioevo e creatori/curatori di MediaEvi) e Cristiano
Saccoccia (Storico del Medioevo).
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