lunedì 25 marzo 2019

Cristiani e spazi sacri: santuari e pellegrinaggi in Puglia fra tarda antichità e medioevo

Nell’ambito dei “Mercoledì del MArTA”, mercoledì 27 marzo 2019 alle h. 18:00, presso la Sala Incontri del Museo Archeologico Nazionale di Taranto, si terrà la conferenza dal titolo “Cristiani e spazi sacri: santuari e pellegrinaggi in Puglia fra tarda antichità e medioevo”, a cura della prof.ssa Laura Carnevale (Università degli Studi di Bari Aldo Moro).
Il rapporto fra uomo e spazio, e in particolare fra homo religiosus e spazio sacro (un processo anche descritto come “spazializzazione del sacro”), è tema cruciale di riflessione non solo per storici e antropologi ma anche, in anni più recenti, per specialisti di cognitive studies. Una tipologia rilevante di spazio sacro, comune a tutti i sistemi religiosi, è il santuario, in quanto contrassegnato da un surplus di sacralità percepita dai fedeli, che vi affluiscono in pellegrinaggio per ragioni di devozione. La ricerca sui santuari si lega dunque all’indagine sui pellegrinaggi e allo studio dei culti, considerati nel loro incarnarsi nel vissuto e nelle menti dei fedeli e contestualizzati nei singoli sistemi culturali, in una dinamica esperienziale della quale si è chiamati a tenere conto.
Il tessuto di santuari cristiani che innerva la Puglia testimonia il dinamismo di un territorio apparentemente “periferico” – in realtà cerniera fra Oriente e Occidente – le cui prerogative e il cui paesaggio hanno contribuito a plasmare l’identità degli abitanti, intrecciandosi con la storia sociale, politica e religiosa e producendo una realtà complessa che esprime e intercetta, sin da epoca tardoantica e fino a oggi, la storia e le caratteristiche di quanti lo hanno abitato e lo hanno attraversato.
Tali fattori, inoltre, hanno attivato nel tempo processi di trasformazione degli spazi e dei luoghi, in transizione da una sacralità percepita come meramente “naturale” a una sacralità “culturale”, intercettata e rimaneggiata dall’uomo. Su alcuni di questi aspetti si soffermerà la conversazione, con un focus particolare – ma non esclusivo – sul case study del promontorio garganico.
L’ingresso alla conferenza sarà gratuito.

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