Come ogni anno è giunta l’ora della Katàbba rappresentata dalla giornata Medievale Monfortese creata a cura dell’Associazione Katàbba, che si svolge in prossimità della festa di Sant’Agata, dalla quale tamburinata l’associazione trae memoria storica, per la rievocazione del corteo storico e le manifestazioni annesse
La tamburinata comunemente chiamata Katàbba ha inizio nel 1061 periodo storico in cui il Gran Conte Ruggero, provenendo da Messina subito dopo avere conquistato Rometta – Venetico – Roccavaldina, prendeva d’assedio il castello di Munt da Furt, prima di proseguire la sua impresa verso la piana di Milazzo, a seguito dell’assedio che durò per un lungo periodo, vennero liberate le Terre di Mon da Furt, rinominate successivamente dallo stesso Gran Conte Ruggero con il nome di MonsFortius o MonFortis. L’evento ormai accaduto quasi mille anni orsono, ha lasciato una forte traccia di sé nella memoria della comunità Monfortese, che da allora per ormai 959 anni, festeggia la liberazione delle proprie Terre dai Saracini.
Infatti la Tamburinata o Katàbba, si concretizza nel suono delle campane e di un tamburo, che ridottasi ormai a solo 18 ritmi “sequenze” delle 24 originarie, narra nell’etere, l’evento della liberazione dai saraceni, partendo sin dall’avvistamento dei cavalieri a cavallo del Gran Conte Ruggero, del galoppo del cammello “U Camiddu” del Gran Conte che raggiungeva le strade cittadine, la successiva cruenta battaglia tra i Saracini e l’Armata del Gran Conte, il terrore, il silenzio, la disperazione dopo la battaglia, la morte e per finire un crescendo di suoni che ricordano il risveglio la gioia la festa dopo la completa liberazione delle Terre ormai divenute di MonsFortius.
Uno scorcio di storia originale raccontata esclusivamente a memoria d’uomo, che per quasi mille anni nel periodo compreso tra il 17 gennaio e il 5 febbraio, attraverso il suono campane e un tamburo scordato, diffonde la propria storia facendo rivivere principalmente nella memoria dei Monfortesi e di quanti non l’hanno mai ascoltato un periodo storico importante delle Terre di MonsFortius e della nostra Sicilia.
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La tamburinata comunemente chiamata Katàbba ha inizio nel 1061 periodo storico in cui il Gran Conte Ruggero, provenendo da Messina subito dopo avere conquistato Rometta – Venetico – Roccavaldina, prendeva d’assedio il castello di Munt da Furt, prima di proseguire la sua impresa verso la piana di Milazzo, a seguito dell’assedio che durò per un lungo periodo, vennero liberate le Terre di Mon da Furt, rinominate successivamente dallo stesso Gran Conte Ruggero con il nome di MonsFortius o MonFortis. L’evento ormai accaduto quasi mille anni orsono, ha lasciato una forte traccia di sé nella memoria della comunità Monfortese, che da allora per ormai 959 anni, festeggia la liberazione delle proprie Terre dai Saracini.
Infatti la Tamburinata o Katàbba, si concretizza nel suono delle campane e di un tamburo, che ridottasi ormai a solo 18 ritmi “sequenze” delle 24 originarie, narra nell’etere, l’evento della liberazione dai saraceni, partendo sin dall’avvistamento dei cavalieri a cavallo del Gran Conte Ruggero, del galoppo del cammello “U Camiddu” del Gran Conte che raggiungeva le strade cittadine, la successiva cruenta battaglia tra i Saracini e l’Armata del Gran Conte, il terrore, il silenzio, la disperazione dopo la battaglia, la morte e per finire un crescendo di suoni che ricordano il risveglio la gioia la festa dopo la completa liberazione delle Terre ormai divenute di MonsFortius.
Uno scorcio di storia originale raccontata esclusivamente a memoria d’uomo, che per quasi mille anni nel periodo compreso tra il 17 gennaio e il 5 febbraio, attraverso il suono campane e un tamburo scordato, diffonde la propria storia facendo rivivere principalmente nella memoria dei Monfortesi e di quanti non l’hanno mai ascoltato un periodo storico importante delle Terre di MonsFortius e della nostra Sicilia.
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