La
Certosa di Garegnano è una certosa situata nel quartiere di Garegnano,
alla periferia nord-ovest di Milano, un tempo in aperta
campagna.
Fondata il 19 settembre 1349 da Giovanni Visconti,
arcivescovo e signore della città, la Certosa di Garegnano ebbe l'onore,
nell'estate del 1357, di ospitare anche Francesco Petrarca. La
struttura sorgeva a soli quattro chilometri a ovest dalle mura cittadine
di Milano nell'allora borgo rurale di Garegnano e venne realizzata -
spiega l'atto di fondazione - col preciso intento di consentire ai
monaci che l'amministravano di vivere in ritiro solitario e pregare
anche per l'arcivescovo il quale, divenuto anche signore temporale, non
poteva badare adeguatamente agli aspetti ecclesiastici che il suo ruolo
gli imponeva. A tale scopo il Visconti la dotò di ampie proprietà
terriere e immobiliari, campi, vigne e boschi siti nella Pieve di
Trenno, le cui rendite potevano garantire il sostentamento dei monaci, e
la esentò da ogni tassa e dazio, essendo l'ordine certosino un ordine
dedito esclusivamente alla preghiera e alla contemplazione.I lavori per
la costruzione del monastero vennero in gran parte completati dal 1352,
anche se la chiesa venne ufficialmente consacrata solo nel 1367. Uno dei
priori di questa certosa fu Stefano Maconi che, su suggerimento della
moglie del duca Gian Galeazzo Visconti, sarà uno dei primi priori della
Certosa di Pavia. Nel corso del Trecento, Luchino Visconti fece cospicue
donazioni alla fabbrica della certosa perché venisse ampliata e vi
venissero costruiti nuovi altari.
Ritrovo davanti all'ingresso della Certosa, in Via Garegnano 28 a Milano.
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