mercoledì 17 aprile 2013

Quando Boccaccio copiò Paolo Diacono

Miscellanea latina (autografo di Giovanni Boccaccio)
Firenze?-Napoli-Romagna, sec. XIV
Laura Pani
Un'appassionata ricerca che porta ad una interessante scoperta, avvenuta lo scorso anno: un manoscritto, Harley 5383, conservato presso la British Library di Londra, contenente una copia quasi completa dell'Historia Langobardorum, scritta e glossata direttamente da Boccaccio.
Di questo ci parlerà la prof. Laura Pani, docente di paleografia presso l'Università di Udine, autrice della fortunata scoperta, nella conferenza che si terrà giovedì 18 aprile 2013 alle ore 17,30, presso il Museo Archeologico Nazionale di Cividale del Friuli.
Nell'anno in cui si celebra il settimo centenario della nascita di Giovanni Boccaccio, il manoscritto pone un tassello importante per ricostruire il manuale di storia antica e medievale che si sapeva appartenuto a Boccaccio e che fornì spunti preziosi allo scrittore per la stesura del Decameron. Pare, ad esempio, secondo quanto afferma Laura Pani, che fu proprio l'epidemia di peste descritta in un passo dell' Historia Langobardorum ad ispirare Boccaccio nell'introduzione della sua Opera.
Oscure rimangono le circostanze in cui il volume fu smembrato, «molto probabilmente - dice Laura Pani - in età moderna, durante la dispersione massiccia delle biblioteche conventuali». Comperato nella prima metà del Settecento dai conti londinesi Harley al prezzo, modesto anche per quell'epoca, di una sterlina e 9 pence, Harley 5383 passò poi nelle raccolte del British Museum, dove per quasi 4 secoli è rimasto pressoché ignorato dagli studiosi, custodendo così, fino a oggi, il prezioso segreto di essere un autografo di Giovanni Boccaccio che, essendo troppo povero per ingaggiare copisti di professione, copiava i libri da sè.

La scoperta realizzata dalla docente è stata resa possibile grazie alle sue ricerche avviate da quasi vent'anni, in massima parte ancora inedite, sulla tradizione manoscritta dell'Historia Langobardorum di Paolo Diacono. In particolare, è avvenuta durante alcuni studi in vista del convegno "Giovanni Boccaccio: tradizione delle opere, interpretazione e fortuna" con il quale a Udine si celebrerà nel 2013 il 7° centenario della nascita dell'autore del Decameron.

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