Sabato 18 luglio 2015, alle ore 17.30, presso il Teatro comunale di
Castignano (AP) si terrà il secondo e ultimo appuntamento della mini rassegna
“Incontri sul Medioevo”. Dopo il successo della prima lezione tenuta
dalla prof.ssa Sandra Pietrini (Università degli Studi di Trento) sulla
figura del giullare, è ora il momento di parlare della musica
all’interno della cultura medievale. L’incontro porta il
titolo “Dulcissima suavitas. L’arte e la scienza della musica nel
Medioevo” e sarà tenuto dalla prof.ssa Cecilia Panti, attualmente
Professore aggregato di Storia della Filosofia medievale presso
l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata.
La prof.ssa Panti introdurrà il tema della musica medievale a
tutti i partecipanti. Il ciclo di incontri, che si colloca nelle
attività in preparazione alla XXVI edizione di Templaria Festival, dal
16 al 19 Agosto a Castignano (AP), é organizzato dalla Pro Loco di
Castignano ed affidato dal punto di vista contenutistico e della
supervisione storica alla Dott.ssa Claudia Benigni che, oltre ad essere
una castignanese doc é Dottore di ricerca in Scienze storiche
specializzata nel periodo alto-medievale.
L’intervento
di sabato illustrerà gli aspetti salienti dell’evoluzione della musica
nel lungo arco del millennio medievale ad un pubblico non specialista,
ricorrendo anche a brevi esempi musicali e supporti iconografici. La
notazione musicale e il linguaggio polifonico furono le due maggiori e
originali invenzioni che il Medioevo ci ha trasmesso, innestando su di
esse molteplici e diversificate produzioni artistiche, quali il maestoso
repertorio gregoriano, le suggestive melodie di trovatori e trovieri,
il canto devoto dei laudesi, i raffinati mottetti polifonici dell’ars
nova o le aggraziate armonie del Trecento italiano.
Queste diverse e variegate espressioni musicali sono fra i più significativi esempi di come musica e canto fossero strumenti privilegiati nel veicolare spiritualità e devozione, propaganda politica e riflessioni filosofiche, intrattenimento colto e giocoso svago, in un inesauribile invito alla preghiera, alla riflessione o al puro divertimento.
Queste diverse e variegate espressioni musicali sono fra i più significativi esempi di come musica e canto fossero strumenti privilegiati nel veicolare spiritualità e devozione, propaganda politica e riflessioni filosofiche, intrattenimento colto e giocoso svago, in un inesauribile invito alla preghiera, alla riflessione o al puro divertimento.
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