Venerdì 13 novembre 2015 alle ore 17.00 al Museo di Palazzo Mocenigo (VE), Nicola Bergamo terrà la conferenza “La donna e la moda a Bisanzio - la scoperta della moda nella corte imperiale”.
Presenta: Chiara Squarcina
Ingresso su invito (immagine qui a fianco), fino ad esaurimento posti disponibil.
La corte imperiale fu
l’epicentro del potere politico bizantino. Se l’Imperatore con il suo
entourage doveva rappresentare l’immagine di Cristo antropomorfa sulla
Terra, anche la corte doveva seguire questa traslazione figurativa. Ogni
movimento, ogni decisione, ogni posizione, era regimentato da uno
strettissimo protocollo pensato affinché tutto fosse perfetto ed
incredibilmente vicino alla divinità. È in questo ambiente che nascono
le prime mode a Bisanzio che subiscono l’influsso dell’Oriente più ricco
e certamente più mistico. Ma non è solo da Est che arrivano le nuove
idee, i Romani della Seconda Roma sono aperti a contaminazione sociali
provenienti dai popoli attigui al fantomatico limes. Abbiamo così
influssi persiani, cazari, avari, italici e poi arabi. La nuova moda
coinvolse diversi strati di popolazione e non solamente quella maschile,
ma trovava terreno assai fertile nell’altro sesso, quello femminile.
Nel Grande Palazzo, la grande casa dell’Imperatore, questi influssi si
diffusero ampiamente nell’entourage dell’Imperatrice che iniziò ad
impreziosire la propria figura rendendola sempre più elegante e
sfarzosa. Il desiderio di bellezza si fuse così con l’idea opposta
proveniente dal Cristianesimo, rendendo la rappresentazione della
Imperatrice ancora più affascinante e imperscrutabile. La bellezza
divenne così non fisica ma eterea, rendendo il fascino e la moda
greco-romana più mistica e apparentemente più distante dalla realtà.
Nacque così la moda bizantina tornata famosa, sebbene carica di cliché
ancora oggi presenti, nell’ottocento francese e ultimamente dalle
riproposizioni di famosi stilisti dell’alta moda contemporanea.
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