Sabato 17 dicembre 2016 alle ore 21.00 in Sala Mons. Gandini a Seregno (MB) torna il professor Alessandro Barbero con il suo
nuovo libro " Le parole del Papa, da Gregorio VII a Francesco".
Il nostro viaggio comincia nell’anno Mille, o per essere più precisi nell’XI secolo: quando, cioè, il vescovo di Roma respinge decisamente quella subordinazione al potere politico che, sia pure con oscillazioni teoriche, aveva caratterizzato la Chiesa del primo millennio, e comincia a rivendicare non solo l’autorità suprema su tutti i vescovi del mondo, ma anche una concreta supremazia sui titolari del potere politico, compreso il più importante di tutti, l’imperatore.
La rivendicazione della supremazia non soltanto onorifica, ma politica e amministrativa di Roma sulle altre diocesi porterà alla rottura con le Chiese orientali, in particolare quella greca: una rottura che non si e ricomposta neanche oggi, benché l’ostilità militante abbia lasciato il posto a generiche dichiarazioni di fratellanza. La pretesa di dare ordini ai sovrani, e di essere puntualmente obbediti, si tradurrà in un acutissimo conflitto col potere imperiale, che oggi e relegato nei manuali di storia, nel capitolo dedicato alla lotta per le investiture, ma che all’epoca, come direbbe papa Bergoglio, armó un lío memorabile. Lo scontro fra Gregorio VII e l’imperatore Enrico IV aprirà la strada a oltre due secoli – fino all’umiliazione di Bonifacio VIII ad opera di Filippo il Bello re di Francia – durante i quali il papato medievale si comporterà effettivamente come il detentore della direzione non solo spirituale, ma politica dell’intero Occidente.
Il nostro viaggio comincia nell’anno Mille, o per essere più precisi nell’XI secolo: quando, cioè, il vescovo di Roma respinge decisamente quella subordinazione al potere politico che, sia pure con oscillazioni teoriche, aveva caratterizzato la Chiesa del primo millennio, e comincia a rivendicare non solo l’autorità suprema su tutti i vescovi del mondo, ma anche una concreta supremazia sui titolari del potere politico, compreso il più importante di tutti, l’imperatore.
La rivendicazione della supremazia non soltanto onorifica, ma politica e amministrativa di Roma sulle altre diocesi porterà alla rottura con le Chiese orientali, in particolare quella greca: una rottura che non si e ricomposta neanche oggi, benché l’ostilità militante abbia lasciato il posto a generiche dichiarazioni di fratellanza. La pretesa di dare ordini ai sovrani, e di essere puntualmente obbediti, si tradurrà in un acutissimo conflitto col potere imperiale, che oggi e relegato nei manuali di storia, nel capitolo dedicato alla lotta per le investiture, ma che all’epoca, come direbbe papa Bergoglio, armó un lío memorabile. Lo scontro fra Gregorio VII e l’imperatore Enrico IV aprirà la strada a oltre due secoli – fino all’umiliazione di Bonifacio VIII ad opera di Filippo il Bello re di Francia – durante i quali il papato medievale si comporterà effettivamente come il detentore della direzione non solo spirituale, ma politica dell’intero Occidente.
Moderatrice Eva Musci. Ingresso libero !
Per seguire l'evento su Facebook clicca qui !
Nessun commento:
Posta un commento