La biblioteca “Francesco Pezza” (Civico17) di Mortara (PV) organizza
l’incontro “All’ombra di Teodolinda. Guerrieri, contadini e costruttori
di chiese dalla lungabarba fra Po, Ticino e Sesia”. Giovedì 22 marzo 2018,
alle 16.30, il relatore sarà Stefano Tomiato, direttore del Museo
archeologico lomellino di Gambolò.
"All'ombra di Teodolinda" racconta gli elementi salienti del periodo longobardo in Lomellina, presentando i principali ritrovamenti materiali, alcune problematiche di fondo e peculiari sul tema, e spiegando come utilizzare e considerare i dati toponomastici e di culto, l'utilità e le criticità di fonti archivistiche, la storia e l'insediamento alto medievale fra dubbi, certezze, luoghi comuni e falsi storici. Fra luci e ombre, fatti storici e leggende, si parlerà di un periodo storico di grande importanza per questa parte di Lombardia, che non per nulla prende il nome dal popolo longobardo: una fase storica che ancora attende di essere compresa del tutto, ma che intravvede dati significativi in scoperte ancora in corso. L'età longobarda è una fase storica e culturale importantissima nel passaggio dal mondo romano, noto soprattutto dalle scoperte archeologiche, a quello pienamente medievale, che invece scopriamo nei documenti scritti, ma solo dal X secolo. All'ombra di Teodolinda, che a Lomello incontra il promesso sposo Agilulfo, le comunità longobarde si erano insediate in zona, inserite nei processi culturali che in tutta Europa stavano cambiando storia e società.
"All'ombra di Teodolinda" racconta gli elementi salienti del periodo longobardo in Lomellina, presentando i principali ritrovamenti materiali, alcune problematiche di fondo e peculiari sul tema, e spiegando come utilizzare e considerare i dati toponomastici e di culto, l'utilità e le criticità di fonti archivistiche, la storia e l'insediamento alto medievale fra dubbi, certezze, luoghi comuni e falsi storici. Fra luci e ombre, fatti storici e leggende, si parlerà di un periodo storico di grande importanza per questa parte di Lombardia, che non per nulla prende il nome dal popolo longobardo: una fase storica che ancora attende di essere compresa del tutto, ma che intravvede dati significativi in scoperte ancora in corso. L'età longobarda è una fase storica e culturale importantissima nel passaggio dal mondo romano, noto soprattutto dalle scoperte archeologiche, a quello pienamente medievale, che invece scopriamo nei documenti scritti, ma solo dal X secolo. All'ombra di Teodolinda, che a Lomello incontra il promesso sposo Agilulfo, le comunità longobarde si erano insediate in zona, inserite nei processi culturali che in tutta Europa stavano cambiando storia e società.
«Nell’appuntamento di Mortara – anticipa
Tomiato – racconteremo gli elementi salienti del periodo longobardo in
Lomellina presentando i principali ritrovamenti materiali, alcune
problematiche di fondo e peculiari sul tema e spiegando come utilizzare e
considerare i dati toponomastici e di culto, l'utilità e le criticità
di fonti archivistiche, la storia e l'insediamento alto medievale fra
dubbi, certezze, luoghi comuni e falsi storici. Fra luci e ombre, fatti
storici e leggende, si parlerà di un periodo storico di grande
importanza per questa parte di Lombardia, che non per nulla prende il
nome dal popolo longobardo: una fase storica che ancora attende di
essere compresa del tutto, ma che intravvede dati significativi in
scoperte ancora in corso».
Il riferimento è alla recente scoperta avvenuta proprio a Gambolò, dove per caso uno scavo ha portato al rinvenimento di preziosi reperti di epoca medievale. «L'età longobarda – aggiunge Tomiato – è una fase storica e culturale importantissima nel passaggio dal mondo romano, noto soprattutto dalle scoperte archeologiche, a quello pienamente medievale, che invece scopriamo nei documenti scritti, ma solo dal X secolo. All'ombra di Teodolinda, che a Lomello incontrò il promesso sposo Agilulfo, duca di Torino, le comunità longobarde si erano insediate in zona, inserite nei processi culturali che in tutta Europa stavano cambiando storia e società».
Il riferimento è alla recente scoperta avvenuta proprio a Gambolò, dove per caso uno scavo ha portato al rinvenimento di preziosi reperti di epoca medievale. «L'età longobarda – aggiunge Tomiato – è una fase storica e culturale importantissima nel passaggio dal mondo romano, noto soprattutto dalle scoperte archeologiche, a quello pienamente medievale, che invece scopriamo nei documenti scritti, ma solo dal X secolo. All'ombra di Teodolinda, che a Lomello incontrò il promesso sposo Agilulfo, duca di Torino, le comunità longobarde si erano insediate in zona, inserite nei processi culturali che in tutta Europa stavano cambiando storia e società».
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