"La Capitanata urbana tra Quattro e Cinquecento" è il titolo del libro che verrà presentato mercoledì 11 aprile 2018 alle ore 20,00 al seminario diocesano di Lucera, scritto da Potito d'Arcangelo che sarà presente all’incontro.
Si tratta di un volume che contribuisce al dibattito storiografico e filosofico contemporaneo sulla vita di comunità, prendendo in considerazione i centri urbani del Mezzogiorno tra la fine del medioevo e la prima eta` moderna: il loro governo, la loro stratificazione sociale, la loro vitalità, le loro intricate dinamiche sociali ed istituzionali; tutti elementi ancora per larghi tratti inesplorati, tanto che per alcune aree le conoscenze sono così ridotte che la ricerca, fonti permettendo, è ancora allo stato embrionale.
In Capitanata lo sguardo degli storici si è appuntato di preferenza sulle campagne, sulla costruzione e la lunga vita del latifondo, sulle complesse vicende riguardanti la transumanza istituzionalizzata, sull'età normanno-sveva da un lato, la piena modernità dall'altro. Si cercherà di capire se sia stato reale il disinteresse per i centri della Puglia 'non urbana' dei secoli XIV-XVII a causa della penuria documentaria oppure se ciò sia riconducibile alla fama sinistra di 'scatolone vuoto' con poche e poco vivaci (e quindi poco attraenti) città. Potito d'Arcangelo svolge attività didattica presso l'Università degli studi di Parma. Ha condotto attività di ricerca presso l'Università di Milano, l’Università “Federico II” di Napoli e presso la Società di Storia Patria Napoletana. Le sue indagini spaziano dal Mezzogiorno all'area lombarda in età medievale e moderna. Alla storia della Capitanata, e in particolare alla Dogana della mena delle pecore di Foggia, ha dedicato già due saggi.
Si tratta di un volume che contribuisce al dibattito storiografico e filosofico contemporaneo sulla vita di comunità, prendendo in considerazione i centri urbani del Mezzogiorno tra la fine del medioevo e la prima eta` moderna: il loro governo, la loro stratificazione sociale, la loro vitalità, le loro intricate dinamiche sociali ed istituzionali; tutti elementi ancora per larghi tratti inesplorati, tanto che per alcune aree le conoscenze sono così ridotte che la ricerca, fonti permettendo, è ancora allo stato embrionale.
In Capitanata lo sguardo degli storici si è appuntato di preferenza sulle campagne, sulla costruzione e la lunga vita del latifondo, sulle complesse vicende riguardanti la transumanza istituzionalizzata, sull'età normanno-sveva da un lato, la piena modernità dall'altro. Si cercherà di capire se sia stato reale il disinteresse per i centri della Puglia 'non urbana' dei secoli XIV-XVII a causa della penuria documentaria oppure se ciò sia riconducibile alla fama sinistra di 'scatolone vuoto' con poche e poco vivaci (e quindi poco attraenti) città. Potito d'Arcangelo svolge attività didattica presso l'Università degli studi di Parma. Ha condotto attività di ricerca presso l'Università di Milano, l’Università “Federico II” di Napoli e presso la Società di Storia Patria Napoletana. Le sue indagini spaziano dal Mezzogiorno all'area lombarda in età medievale e moderna. Alla storia della Capitanata, e in particolare alla Dogana della mena delle pecore di Foggia, ha dedicato già due saggi.
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