Sabato 21 aprile 2018 dalle ore 16,00 presso il Bar Quadrifoglio all’interno della stazione MM1 Palestro di Milano l’Associazione Italia Medievale è lieta di invitarvi alla presentazione del romanzo storico “L’accusa del sangue” (Independently published, 2018) di Giovanna Barbieri. Interviene l’autrice, conduce Mauro Enrico Soldi. Ingresso libero.
Nel cuore della notte, nell’anno domini 1483, qualcuno bussa al portone di Goffredo Fortespada, il Bargello di Urbino. La piccola Crezia Odasi è stata rapita e sarà compito suo ritrovarla. È l’inizio di un incubo e molte uccisioni flagelleranno la città dei Montefeltro. Omicidi così efferati che il Bargello si farà aiutare nelle indagini dal saggio amico speziale, Edmundo de la Turre, esperto non solo di droghe ma anche di ferite, esule a Urbino dopo la caduta di Costantinopoli.
Siamo a fine del XV secolo in una Urbino rinascimentale, Goffredo Fortespada è il Bargello che dovrà risolvere dei delitti ignobili commessi nella città sotto la sua giurisdizione.
Goffredo è un uomo buono e giusto, la sua integrità morale permetterà alle indagini di svolgersi in modo quasi corretto, poiché l’Inquisizione vorrà spesso gridare “al mostro” soccombendo alle superstizione e alle apparenze.
Suo fido amico ed aiutante è Edmundo, lo speziale della città ed educatore presso le famiglie aristocratiche; l’uomo è un esule turco dal passato pieno di ombre e orrori che continuano a tormentarlo.
Fiamma è una donna coraggiosa che è presente nella vita di entrambi, anche se con ruoli differenti. Sarà una buona ascoltatrice e supporterà i protagonisti nelle indagini.
Ci troviamo al cospetto del primo giallo storico della Barbieri, un romanzo relativamente breve rispetto ai suoi canoni, ma ben impostato e contraddistinto, come solito, da descrizioni accurate ma non opulente.
I personaggi sono ben caratterizzati, le ambientazioni realistiche, la sensazione di trovarsi “sulla scena” è cio che contraddistingue questa autrice che sa sempre coinvolgere il lettore nella trama.
Alla fine i lettori saranno ricompensati da ciò in cui la Barbieri è maestra: la ricostruzione storica accurata e una scrittura fluida ed accattivante.
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Nel cuore della notte, nell’anno domini 1483, qualcuno bussa al portone di Goffredo Fortespada, il Bargello di Urbino. La piccola Crezia Odasi è stata rapita e sarà compito suo ritrovarla. È l’inizio di un incubo e molte uccisioni flagelleranno la città dei Montefeltro. Omicidi così efferati che il Bargello si farà aiutare nelle indagini dal saggio amico speziale, Edmundo de la Turre, esperto non solo di droghe ma anche di ferite, esule a Urbino dopo la caduta di Costantinopoli.
Siamo a fine del XV secolo in una Urbino rinascimentale, Goffredo Fortespada è il Bargello che dovrà risolvere dei delitti ignobili commessi nella città sotto la sua giurisdizione.
Goffredo è un uomo buono e giusto, la sua integrità morale permetterà alle indagini di svolgersi in modo quasi corretto, poiché l’Inquisizione vorrà spesso gridare “al mostro” soccombendo alle superstizione e alle apparenze.
Suo fido amico ed aiutante è Edmundo, lo speziale della città ed educatore presso le famiglie aristocratiche; l’uomo è un esule turco dal passato pieno di ombre e orrori che continuano a tormentarlo.
Fiamma è una donna coraggiosa che è presente nella vita di entrambi, anche se con ruoli differenti. Sarà una buona ascoltatrice e supporterà i protagonisti nelle indagini.
Ci troviamo al cospetto del primo giallo storico della Barbieri, un romanzo relativamente breve rispetto ai suoi canoni, ma ben impostato e contraddistinto, come solito, da descrizioni accurate ma non opulente.
I personaggi sono ben caratterizzati, le ambientazioni realistiche, la sensazione di trovarsi “sulla scena” è cio che contraddistingue questa autrice che sa sempre coinvolgere il lettore nella trama.
Alla fine i lettori saranno ricompensati da ciò in cui la Barbieri è maestra: la ricostruzione storica accurata e una scrittura fluida ed accattivante.
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