La direzione di Villa Rufolo prosegue nel suo percorso di partnership
e collaborazione con enti e istituzioni co-organizzando con
l’Università di Salerno un laboratorio a Cielo Aperto di Rilievo dell’Architettura. Questa volta la facoltà interessata è quella di Ingegneria Civile e, nello specifico, la cattedra del prof. Salvatore Barba con la quale il direttore dr. Secondo Amalfitano
collabora quale docente a contratto in “Rilievo dell’architettura”. Il
laboratorio, organizzato con la collaborazione della Fondazione Ravello e
del Comune di Ravello, prenderà il via martedì 3 per concludersi sabato
7 aprile 2018 prendendo come case study non solo il monumento simbolo di Ravello ma anche la chiesa di Santa Maria della Pomice di Sambuco con il suo Cristo Pantocratore, i resti medioevali del complesso di S. Angelo dell’ospedale, e due strutture medioevali di proprietà privata site nel vicino comune di Scala: una fullonica – vera e propria “lavanderia” medioevale – e un calidarium.
“Il laboratorio rientra fra le attività di studio e
valorizzazione, previste nel più ampio dossier elaborato per la
candidatura di Ravello Costa d’Amalfi a Capitale della Cultura 2020 – dice il Direttore di Villa Rufolo – anche
quale esempio di come le collaborazioni inter istituzionali possono
portare vantaggi e benefici per il territorio; per tutti ricordiamo che,
proprio gli studi e le ricerche finalizzati alla realizzazione di una
tesi di laurea su Villa Rufolo, hanno permesso nei mesi scorsi di
correggere ed integrare un’ampia letteratura moderna poco rigorosa”.
L’obiettivo diretto del laboratorio, ovviamente, è quello di ampliare
le conoscenze degli allievi del quinto anno di Ingegneria Civile di
UNISA, fornendo loro il linguaggio, i metodi e gli strumenti infografici
per il rilievo dell’architettura oltre ad approfondire la conoscenza
delle tecniche grafiche digitali atte alla realizzazione, alla
visualizzazione, alla presentazione, alla comunicazione di un progetto
grafico di rilievo. Saranno inoltre illustrate le più moderne tecniche
di ‘modellazione’ digitale, dai sistemi di presa laser scanner alla
fotogrammetria da drone. Il laboratorio contempla lezioni teoriche,
esercitazioni pratiche di campagna e attività di laboratorio, anche per
sviluppare le capacità critiche e quelle di lavorare in team.
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