Propone un'analisi dei tanti aspetti della cultura medievale del cibo il volume curato da Chiara Crisciani e Onorato Grassi "Nutrire il corpo, nutrire l'anima nel Medioevo" che lunedì 21 maggio 2018 alle ore 17,00
sarà presentato nella sala Agnelli della biblioteca comunale Ariostea in Via delle Scienze 17 a Ferrara. Nel corso dell'incontro, a cura del
Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università di Ferrara e
dell'Associazione Amici della Biblioteca Ariostea, ne parleranno con i
curatori del volume Gionata Liboni e Claudia Pandolfi.
La riflessione
medievale sul cibo presenta diversi aspetti interessanti, alcuni a noi
ancora vicini, altri assai remoti da risultare quasi incomprensibili al
nostro gusto e alla nostra sensibilità. Di quell'epoca, precedente alla
svolta colombiana e priva di molti ingredienti delle nostre moderne
diete, conserviamo parole, prodotti, modi di cucinare, di cui spesso
ignoriamo la provenienza. Ma nella cultura medievale è importante anche
il valore e il significato che il nutrimento ha assunto, e ciò che
intorno ad esso si è stratificato - dal gusto al digiuno, dalle opere di
misericordia a specifici peccati, dal ruolo materiale del cibo a quello
simbolico, dalla cura del corpo alle necessità dell'anima,
dall'inventiva culinaria alla disciplina delle diete.
Chiara
Crisciani insegna all’Università di Pavia. Le sue ricerche vertono
sugli sviluppi del pensiero scientifico medievale, in particolare
sull’andamento della medicina scolastica e dell’alchimia latina.
Onorato Grassi insegna alla Lumsa di Roma e
all’Università Cattolica di Milano. I suoi studi sulla filosofia
medievale riguardano le teorie della conoscenza nel secolo XIV, i
rapporti fra teologia e filosofia, la storia dell’agostinismo.
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