Per il ciclo “Autori in Fabbrica” mercoledì 23 giugno 2021, alle ore 21,15 alla Fabbrica delle candele in piazzetta Conserva Corbizi 30 a Forlì presentazione del libro: “La spada, la croce, il giglio“.
L’Appennino romagnolo nel Medioevo e in età moderna a cura di Luca
Onofri. Testi di Maria Sofia Celli, Luca Onofri, Ettore Povia, Francesca
Ture. Introduce Marco Viroli, direttore artistico Fabbrica delle Candele.
Terra
di confine, di spiritualità e di conquista, l’Appennino romagnolo ha
vissuto nel Medioevo e nell’Età Moderna secoli cruciali, che ne hanno
segnato la cultura ed il paesaggio. Le foreste selvagge e le impervie
vallate furono la meta prediletta di asceti ed eremiti, che iniziarono a
popolare queste montagne, innescando un processo di antropizzazione, il
cui esito fu la nascita di grandi abbazie, sovraintese da potenti
abati. I passi e le strade, percorsi da mercanti, pellegrini ed
eserciti, divennero l’oggetto delle mire e delle attenzioni dei signori
feudali, che resero l’area appenninica una scacchiera punteggiata di
torri e castelli. Le stesse vie di comunicazione, che costituivano una
testa di ponte verso le fertili e strategiche pianure romagnole,
attrassero l’attenzione di Firenze, città potente, bramosa di commercio
ed affamata di cereali, la quale ben presto valicò lo spartiacque
imponendo il suo dominio sulle montagne romagnole. Tali sono state le
dinamiche che hanno segnato questa terra e che hanno scandito la vita
dei popoli delle sue vallate, dove ancora si possono scorgere i ruderi
di antiche case coloniche, segni tangibili di una quotidianità rimasta
immutata nel tempo, sino a pochi decenni fa. Monaci, signori feudali e
conquistatori toscani sono i principali protagonisti di questo libro,
che vuole essere non solo una raccolta di informazioni storiche
sull’Appennino romagnolo nel suo complesso, ma anche una guida per
conoscere e scoprire una terra di confine, per nulla marginale nella
storia della Romagna.
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