Venerdì 10 ottobre 2014 alle ore 18,30 presso la
Libreria Jaca Book “Città Possibile” in Via Frua, 11 a Milano (Ingresso
da Via delle Stelline), l’Associazione Culturale Italia Medievale e
Editoriale Jaca Book sono lieti di invitarvi alla conferenza “Guglielmo
VII, Gran Marchese di Monferrato e Signore di Milano” a cura del Circolo
Culturale "I Marchesi del Monferrato". Intervengono: Roberto Maestri (Presidente del Circolo Culturale “I Marchesi del Monferrato”) e Pierluigi Piano (già Soprintendenza Archivistica della Lombardia). Ingresso libero. Segue rinfresco con degustazione di Vini del Monferrato, grazie alla disponibilità della Azienda Vitivinicola "Marco Botto" di Sala Monferrato (AL).
Il marchese di stirpe aleramica Guglielmo VII (1240-1292) – ricordato anche da Dante Alighieri nella Divina Commedia – rappresenta una delle figure più importanti nella secolare storia del Monferrato e fu signore di importanti città quali Milano, Cremona, Pavia, Alessandria, Vercelli, Torino.
Milano è tra le principali città coinvolte nella trentennale attività del marchese, a partire dal 1271 fino ad arrivare alla problematica signoria del 1279-1282.
Davvero poca cosa se confrontata a un arco temporale di una trentina di anni in cui Guglielmo recitò un ruolo da protagonista nell’Italia nord occidentale, divenendo signore o capitano d’importanti Comuni quali oltre a Milano: Alba, Alessandria, Asti, Brescia, Casale, Como, Cremona, Genova, Ivrea, Lodi, Mantova, Novara, Pavia, Torino, Vercelli, Verona; svolgendo un’incessante attività politica anche in ambito francese e spagnolo e ponendo le basi, attraverso il matrimonio della figlia, per la venuta in Monferrato dei Paleologo, imperatori di Bisanzio. Guglielmo VII non fu solo il Signore di una piccola realtà territoriale, ma un uomo con un grande progetto: quello di diventare il punto politico di riferimento in un’area sovra regionale; il progetto riuscì solo in parte, le ristrettezze economiche in cui si dibatteva il Monferrato nel Duecento non potevano consentirgli di rendere concreto il suo sogno, ma di sognare sì.
Il Circolo Culturale "I Marchesi del Monferrato" presenterà la biografia di Guglielmo VII – soffermandosi in particolare sui suoi rapporti con l’area milanese – ed evidenziando l’assoluto rilievo della sua figura nello scacchiere politico dell’Italia Settentrionale del Duecento.
Il marchese di stirpe aleramica Guglielmo VII (1240-1292) – ricordato anche da Dante Alighieri nella Divina Commedia – rappresenta una delle figure più importanti nella secolare storia del Monferrato e fu signore di importanti città quali Milano, Cremona, Pavia, Alessandria, Vercelli, Torino.
Milano è tra le principali città coinvolte nella trentennale attività del marchese, a partire dal 1271 fino ad arrivare alla problematica signoria del 1279-1282.
Davvero poca cosa se confrontata a un arco temporale di una trentina di anni in cui Guglielmo recitò un ruolo da protagonista nell’Italia nord occidentale, divenendo signore o capitano d’importanti Comuni quali oltre a Milano: Alba, Alessandria, Asti, Brescia, Casale, Como, Cremona, Genova, Ivrea, Lodi, Mantova, Novara, Pavia, Torino, Vercelli, Verona; svolgendo un’incessante attività politica anche in ambito francese e spagnolo e ponendo le basi, attraverso il matrimonio della figlia, per la venuta in Monferrato dei Paleologo, imperatori di Bisanzio. Guglielmo VII non fu solo il Signore di una piccola realtà territoriale, ma un uomo con un grande progetto: quello di diventare il punto politico di riferimento in un’area sovra regionale; il progetto riuscì solo in parte, le ristrettezze economiche in cui si dibatteva il Monferrato nel Duecento non potevano consentirgli di rendere concreto il suo sogno, ma di sognare sì.
Il Circolo Culturale "I Marchesi del Monferrato" presenterà la biografia di Guglielmo VII – soffermandosi in particolare sui suoi rapporti con l’area milanese – ed evidenziando l’assoluto rilievo della sua figura nello scacchiere politico dell’Italia Settentrionale del Duecento.
L'incontro è parte di "Medioevo Quante Storie", un viaggio tra realtà storica e finzione letteraria.
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