Tirata su con una fune d’acciaio,
sospesa nel vuoto e nella sua magnifica bellezza che s’incastona, allo
sguardo del visitatore, nello splendore della Trasfigurazione del
Signore all’interno dell’abside.
La croce lignea dipinta della Cattedrale
è tornata a risplendere, dopo un intervento di restauro, stavolta nella
navata centrale del principale luogo di culto della città di Mazara del
Vallo (TP). La nuova collocazione nell’intradosso dell’arco trionfale è
stata scelta dopo che per anni la croce rimase esposta nella navata
sinistra della Cattedrale.
La presentazione sabato 7
febbraio 2015, alle ore 17,30, alla presenza del parroco don Edoardo
Bonacasa, don Giuseppe Biondo, direttore dell’Ufficio per i beni
culturali ecclesiastici, Paola Misuraca, Soprintendente ai beni
culturali di Trapani, Maria Andaloro, docente di Storia dell’arte
medievale presso l’Università della Tuscia – Viterbo, Stefania
Caramanna, docente di restauro presso l’Università di Palermo.
Intermezzo musicale a cura del maestro Diego Cannizzaro, organista del
Duomo di Cefalù e docente di organo. Intervento conclusivo del Vescovo.
L’opera duecentesca di un anonimo
maestro siciliano del XIII secolo raffigura da un lato l’immagine del
cristo crocifisso, dall’altro l’agnello pasquale al centro e alle
estremità dei bracci i simboli dei quattro evangelisti. Un eccezionale
manufatto storico-artistico, una testimonianza preziosa che ora tutti i
fedeli potranno ammirare nella sua grandezza. In meno di un mese è
stato montato il ponteggio e la “Medilrestauri” di Mazara del Vallo ha
effettuato i lavori sull’arcata principale della Cattedrale, realizzando
un foro comunicante con il sottotetto dove è stato installato un argano
per consentire il sollevamento della croce all’altezza di 10 metri.
«Questo sistema consentirà in qualsiasi
momento di poter riportare a terra la croce – ha spiegato il direttore
dei lavori, l’ingegnere Filippo Azzarito – per interventi di restauro e,
perché no, per essere ammirata da vicino dai visitatori». Attorno alla
croce, per essere tenuta sospesa, è stato costruito un telaio in acciaio
che non ha, però, nessun contatto col legno. l’opera d’arte poggia
infatti su alcuni quadranti di una speciale gomma che non danneggia
l’opera e ne ammortizza eventuali movimenti. La croce è illuminata da
uno speciale impianto che ne esalta la bellezza cromatica e spaziale.
Nessun commento:
Posta un commento