Venerdì 15 maggio 2015 alle ore 19.00 presso Ancora Store in Via Lodovico Pavoni, 12 a Milano, nell’ambito della rassegna”‘400: UOMINI, GUERRE E CULTURA NELL’ITALIA DEL RINASCIMENTO” organizzata dall’Associazione Culturale Italia Medievale si tiene la presentazione del libro di Marco Scardigli “Cavalieri, mercenari e cannoni. L’arte della guerra nell’Italia del Rinascimento”
(Oscar Mondadori): una panoramica di ampio respiro sulle vicende e le
innovazioni militari dallo sviluppo delle armi da fuoco alle
fortificazioni, in una Penisola dove all’apogeo culturale corrisponderà
il declino politico sulla scena mondiale. Ingresso libero.
All’alba del Trecento l’Italia era la
terra più ricca d’Europa, la più avanzata culturalmente. Sotto la
cenere di tale splendore, tuttavia, covavano le braci ardenti di
conflitti mai sopiti: nel Meridione le sanguinose lotte tra papato,
baroni e pretendenti al trono di Napoli, al Nord le bellicose vicende
che avevano portato all’affermarsi dei Comuni e poi delle Signorie.
Partendo da queste premesse Marco Scardigli
racconta l’evolversi della guerra in Italia dal 1300 al 1527, l’anno
del sacco di Roma a opera dei lanzichenecchi che pose fine al ruolo
internazionale della penisola.
Assistiamo così agli ultimi scontri tra guelfi e ghibellini, alla parabola dei capitani di ventura, all’arrivo dei possenti eserciti stranieri. Ma anche alla nascita di una sensibilità nuova, «moderna»: gli anni dal Tre al Cinquecento furono infatti segnati da una sequenza di guerre, scontri, massacri, eppure sono ricordati come i secoli d’oro dell’arte e della cultura italiane, l’epoca dell’Umanesimo e del Rinascimento.
Assistiamo così agli ultimi scontri tra guelfi e ghibellini, alla parabola dei capitani di ventura, all’arrivo dei possenti eserciti stranieri. Ma anche alla nascita di una sensibilità nuova, «moderna»: gli anni dal Tre al Cinquecento furono infatti segnati da una sequenza di guerre, scontri, massacri, eppure sono ricordati come i secoli d’oro dell’arte e della cultura italiane, l’epoca dell’Umanesimo e del Rinascimento.
Arte e guerra, in realtà, sono le due
facce di una stessa medaglia, due aspetti di quella vocazione alla
grandezza che distinse i protagonisti dell’epoca, da Cangrande della
Scala a Ludovico il Moro. Ed è impossibile dimenticare che, accanto ai
colpi dei primi cannoni, convivevano le pennellate di Raffaello e i
colpi di scalpello di Michelangelo.
Marco Scardigli (Novara 1959), ha insegnato Storia coloniale all’Università di Pavia e ha pubblicato opere di saggistica storica tra cui: La golosa erudizione (1994); Il braccio indigeno (1996); Lo scrittoio del generale. La romanzesca epopea risorgimentale del generale Govone (2006); La lancia, il gladio, il cavallo (2010); Le battaglie dei cavalieri (2011); le grandi battaglie del Risorgimento (2011); Viaggio nella terra dei morti (2014). Tra le opere narrative Il mistero delle code di lucertola (1996) e, con Roberto Viglino, Lillibum (1996).
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