Nuovo appuntamento culturale al bookshop del monastero dei Benedettini a Catania, oggi sede della facoltà di lettere e filosofia con ”Un patrimonio italiano” di Giuliano Volpe. La presentazione del libro è prevista per giovedì 9 febbraio 2017 alle 17,30.
Un appuntamento organizzato da Officine culturali in collaborazione con il dipartimento di scienze umanistiche.
È il secondo appuntamento della rassegna “La pagina e la fabbrica. Incontri su libri e patrimonio culturale” e sarà l’occasione per discutere di territorio e di gestione dal basso dei beni culturali e paesaggistici.
Dall’indagine sul territorio italiano, Giovanni Volpe trae spunto e basi solide per parlarci del futuro del nostro patrimonio. Un viaggio nell’Italia migliore, un tour ideale tra musei, parchi, monumenti gestiti dal “basso”: tante soluzioni differenti che dimostrano come sia possibile fare dell’eredità culturale un elemento vivo e un fattore di coesione e di crescita di una comunità, grande o piccola che sia. Il libro racconta delle energie, dell’entusiasmo, delle capacità che animano il nostro Paese, ma inviata anche alla riflessione sul sostegno che può e deve essere dato a realtà che hanno investito le proprie energie per il patrimonio culturale italiano al fine di non far spegnere l’entusiasmo e far sviluppare al meglio le capacità.
In questo saggio che sarà presentato giovedì a Catania, sono raccolte storie e situazioni in cui gli ostacoli sono stati trasformati in opportunità, in cui la voglia di fare italiana ha trovato spazi e possibilità per mettersi alla prova e riuscire.
L’incontro, che è rivolto soprattutto ai giovani, agli studenti del dipartimento di scienze umanistiche, vuole consegnare ad altri il messaggio di ottimismo della volontà che viene da grandi fondazioni e da società pubbliche, da piccole associazioni o da giovani professionisti. Un messaggio da raccogliere e valorizzare: è questo il nostro vero patrimonio.
All’incontro con l’autore interverranno Giancarlo Magnano San Lio, direttore del dipartimento di scienze umanistiche; Maria Rita Sgarlata, docente di archeologia cristiana e medievale; Federica Maria Chiara Santagati, docente di museologia e responsabile scientifico del museo della fabbrica e Francesco Mannino, presidente di Officine culturali.
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