Venerdì 3 febbraio 2017 alle ore 18.00 presso la biblioteca comunale “Enrico Minio” di Civita Castellana (VT) si rinnova l’appuntamento con il
ciclo di conferenze che ha l’obiettivo di approfondire momenti ed eventi
della storia trimillenaria della città falisca e del suo territorio.
A parlare di “Architettura religiosa a Civita Castellana nei secoli
XII-XIII: influssi, innesti, contaminazioni, scambi di esperienze” sarà
il professor Luca Creti, dell’Università degli Studi di Roma “La
Sapienza”.
Il monumento più significativo, artisticamente più rappresentativo di
Civita Castellana, è la cattedrale romanica dei Cosmati. È senza dubbio
l’opera più nota di questa famiglia di marmorari romani, che vi
lavorarono dalla fine del XII secolo fino alla metà circa del
successivo, abbellendola di marmi e di mosaici.
La maestosa facciata della chiesa compare in tutti i libri di storia
dell’arte medievale e costituisce un monumento complesso sia per i
successivi interventi di restauro e di ammodernamento, sia per le
stratificazioni che presenta. Della costruzione duecentesca conserva
tuttora il pavimento e le transenne; possiede inoltre una delle cripte
più belle dell’Alto Lazio.
Lo studioso che la conosce più a fondo, si può dire fin nelle pieghe
più recondite, è il prof. Luca Creti, docente presso la facoltà di
Architettura dell’Università “La Sapienza” di Roma. Sono ormai decenni
che egli si occupa ininterrottamente della cattedrale, fin da quando la
scelse come oggetto della sua tesi di laurea.
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