Mercoledì 12 aprile 2017, alle ore 16,30 alla Biblioteca di Storia Moderna e Contemporanea di Roma si terrà la presentazione del volume "L'eccezione italiana. L'intellettuale laico nel Medioevo e l'origine del Rinascimento (800-1300)" (Viella, 2017) di Ronald G. Witt; Traduzione di Anna Carocci.
Intervengono:
Guido Maria Cappelli, Giuliano Milani, Igor Mineo, Amedeo Quondam
Guido Maria Cappelli, Giuliano Milani, Igor Mineo, Amedeo Quondam
Coordina:
Gabriele Pedullà
Gabriele Pedullà
Il libro indaga l’elemento distintivo e caratterizzante della vita
culturale italiana: la nascita della prima classe intellettuale laica
dell’intera Europa e il fondamentale ruolo che i laici esercitarono
sulla cultura.
Coprendo un arco di tempo di oltre quattro secoli e mezzo, dalla
conquista carolingia al Duecento, lo studio offre la prima analisi
esaustiva degli scritti in latino prodotti nel regno d’Italia.
Esaminando i testi religiosi, letterari e giuridici, ma non solo, Ronald
G. Witt mostra come i cambiamenti presenti in questi testi siano il
risultato dell’interazione del pensiero con le tendenze economiche,
politiche e religiose della società italiana, nonché con le influenze
intellettuali provenienti dall’estero.
Il punto di arrivo della ricerca è costituito dall’insorgere dell’Umanesimo nell’Italia settentrionale: proprio il precoce sviluppo di una classe intellettuale laica e la sua partecipazione alla cultura latina incoraggiarono infatti la nascita di quel movimento culturale che, da ultimo, avrebbe rivoluzionato l’intera Europa.
Il punto di arrivo della ricerca è costituito dall’insorgere dell’Umanesimo nell’Italia settentrionale: proprio il precoce sviluppo di una classe intellettuale laica e la sua partecipazione alla cultura latina incoraggiarono infatti la nascita di quel movimento culturale che, da ultimo, avrebbe rivoluzionato l’intera Europa.
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