Sabato 24 ottobre 2020 dalle ore 21,30 alle 23,30. Per tutte le informazioni e prenotazioni clicca qui !
Una visita-spettacolo a lume di candela con i personaggi storici in
carne ed ossa negli sfarzosi abiti rinascimentali che presentano vita ed
avvenimenti del Cinquecento: è questa la proposta della Corte dei
Rossi, associazione di promozione sociale che da oltre vent'anni
organizza "Arte e suggestioni in Rocca", a San Secondo Parmense.
Con la messa in scena delle visite spettacolo notturne si vuole aprire una finestra sulla splendida età rinascimentale del castello e del borgo di San Secondo ed illustrare la fiera storia del casato rossiano, per ricreare ancora oggi le suggestioni dell’atmosfera cinquecentesca. In uno scenario unico di affreschi su modello profano, fra favole e miti, allestito dai pennelli di allevi di Raffaello e di Giulio Romano, dagli interventi di Cesare Baglione, di Orazio Sammacchini, del Bertoja e del Mirola, insigni personaggi del casato rossiano — quali i conti Pier Maria e Troilo, la contessa Camilla Gonzaga, la contessa-madre Bianca Riario, il vescovo di Pavia Giovan Girolamo, il condottiero Giovanni delle Bande Nere, il letterato Pietro Aretino — rievocano epici avvenimenti e anchevsuggestivi momenti di vita quotidiana, non mancando peraltro una digressione sul fantasma.
Con la messa in scena delle visite spettacolo notturne si vuole aprire una finestra sulla splendida età rinascimentale del castello e del borgo di San Secondo ed illustrare la fiera storia del casato rossiano, per ricreare ancora oggi le suggestioni dell’atmosfera cinquecentesca. In uno scenario unico di affreschi su modello profano, fra favole e miti, allestito dai pennelli di allevi di Raffaello e di Giulio Romano, dagli interventi di Cesare Baglione, di Orazio Sammacchini, del Bertoja e del Mirola, insigni personaggi del casato rossiano — quali i conti Pier Maria e Troilo, la contessa Camilla Gonzaga, la contessa-madre Bianca Riario, il vescovo di Pavia Giovan Girolamo, il condottiero Giovanni delle Bande Nere, il letterato Pietro Aretino — rievocano epici avvenimenti e anchevsuggestivi momenti di vita quotidiana, non mancando peraltro una digressione sul fantasma.
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