Le vicende urbanistiche della Senigallia medievale
sono poco note, a causa del lungo periodo di decadenza che va dal XIII
secolo alla metà del XV e che ha determinato la scomparsa ogni traccia
di edifici e monumenti e la perdita dell’intero archivio storico
comunale. Per cui definire la Senigallia medievale una “città perduta”
non è solo un vezzo letterario.
Fra XIII e XV secolo Senigallia attraversa una grave crisi economica e demografica e subisce una drastica riduzione della popolazione e della dimensione dello spazio urbano, che si contrae fino ad un terzo della città antica. La città si chiude verso il porto e verso l’attuale piazza del Duca, dove sorgevano il vescovato e la chiesa cattedrale.
Tuttavia di questa città medievale, cresciuta su quella romana, restano tracce ancora leggibili nel cuore della città odierna, in particolare nell’impianto di una serie di isolati incardinati su via Mastai e sulle strade ad essa ortogonali, conservatosi fino ad oggi, perché ricompreso all’interno della ricostruzione malatestiana e mai più modificato.
Fra XIII e XV secolo Senigallia attraversa una grave crisi economica e demografica e subisce una drastica riduzione della popolazione e della dimensione dello spazio urbano, che si contrae fino ad un terzo della città antica. La città si chiude verso il porto e verso l’attuale piazza del Duca, dove sorgevano il vescovato e la chiesa cattedrale.
Tuttavia di questa città medievale, cresciuta su quella romana, restano tracce ancora leggibili nel cuore della città odierna, in particolare nell’impianto di una serie di isolati incardinati su via Mastai e sulle strade ad essa ortogonali, conservatosi fino ad oggi, perché ricompreso all’interno della ricostruzione malatestiana e mai più modificato.
Partendo da questo
dato, attraverso lo studio delle numerose fonti iconografiche dal ‘500
in poi e mediante l’esame delle testimonianze scritte conservate nei
codici vescovili del XIV e XV secolo ed in altre minori fonti
monastiche, è possibile ricostruire almeno in parte le dimensioni e la
forma della città medievale, le sue trasformazioni e le principali vicende politiche che le hanno accompagnate.
Il percorso attraverso questi tre secoli di storia urbanistica è quello che propone il libro di Virginio Villani dal titolo Senigallia medievale. La città perduta. Vicende politiche e urbanistiche dall’età comunale all’età malatestiana. Secoli XII-XV, che attraverso un ricco corredo di piante storiche, illustrazioni grafiche e foto cerca di ricostruire a grandi linee la forma della prima città medievale e il successivo processo di decadenza fino alla parziale ricostruzione malatestiana della metà del ‘400.
Il volume sarà presentato nella sala conferenze della Biblioteca Comunale venerdì 16 ottobre 2020 dalle ore 17,00 con l’intervento del prof. Giuseppe Lepore del Dipartimento di Archeologia dell’Università di Bologna e dell’autore dell’opera Virginio Villani.
Il volume sarà presentato nella sala conferenze della Biblioteca Comunale venerdì 16 ottobre 2020 dalle ore 17,00 con l’intervento del prof. Giuseppe Lepore del Dipartimento di Archeologia dell’Università di Bologna e dell’autore dell’opera Virginio Villani.
Ingresso libero senza prenotazione sino ad esaurimento posti.
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