Sarà Simone Allegria ad aprire martedì 13 ottobre 2020, alle ore 17,30,
all’Auditorium Ducci di via Cesalpino, il ciclo di conferenze
“Istruzione e scuole in Arezzo dal medioevo all’età contemporanea”,
organizzato dalla Società storica aretina con il patrocinio del Comune
di Arezzo. Coordina l’incontro Luca Berti. Tema dell'appuntamento è "L’istruzione tra Cattedrale e ‘Studium’ (secc. VIII-XII)"
L’intento del ciclo di conferenze è quello di ricostruire
istituzioni, iniziative e figure del secolare processo volto a favorire
l’estensione delle conoscenze culturali da una ristretta cerchia di
specialisti a strati sempre più larghi della popolazione, approdando nel
corso dell’Ottocento all’organizzazione della Pubblica Istruzione come
servizio pubblico istituzionalizzato, con particolare riferimento alla
città e al territorio aretini. Sei le conferenze in programma
nell’ambito della prima parte in calendario nei mesi di ottobre e
novembre. L’iniziativa è curata da Giovanni Galli e dedicata a Barbara
Serboli, socio fondatore e tesoriere della Società storica, precocemente
scomparsa.
La cattedrale aretina, che aveva sede al Pionta, poco fuori dalle
mura cittadine (dove oggi si trova il polo didattico dell’Università di
Siena), è stata il centro principale di formazione e di istruzione di
Arezzo per gran parte del medioevo. Qui ha insegnato Guido d’Arezzo e
sempre qui si è dato avvio ad una riscoperta particolarmente precoce del
diritto romano (detta “rinascimento giuridico”), che ha dato impulso ad
una scuola notarile di assoluta qualità. Si tratta di un rinnovamento
culturale che ha visto la sua piena maturità nel secolo successivo e che
ha trovato esito nella fondazione ad Arezzo di una delle prime
università (detta “studium generale”) d’Europa.
Questa storia sarà ripercorsa attraverso l’analisi di più
testimonianze manoscritte che a vario titolo possono essere ricondotte
all’ambito di produzione (libraria e documentaria) della cattedrale
aretina. In particolare si analizzeranno le caratteristiche grafiche
della scrittura di un ampio panorama di scriventi (chierici, laici e
pratici del diritto), che nel medioevo hanno contraddistinto e messo in
evidenza le peculiarità e le innovazioni di questa scuola.
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