Martedì 20 ottobre 2020 alle ore 16:30 presso la Biblioteca comunale Villa Urbani di Perugia si terrà la presentazione di "L’orgoglio del falco", romanzo storico dell’autrice perugina Marina Trastulla. Durante l’incontro si terranno letture a più voci di alcuni bani del libro e la proiezione del booktrailer.
Da sempre appassionata di storia e di Medioevo in particolare, Marina Trastulla conclude con questo nuovo romanzo il ciclo dedicato alla rievocazione delle vicende che ruotano intorno alle lotte tra Guelfi e Ghibellini nell’Italia centrale agli inizi del Trecento. Una storia che sembra lontana, ma i cui meccanismi di fondo sono attualissimi: la lotta per la supremazia politica, i contrasti religiosi, le alleanze e i tradimenti, i passaggi da una fazione all’altra. Il romanzo storico assume quindi una molteplice valenza: un’occasione per riflettere, oltre che per rivivere un’epoca del passato studiata sui libri ma anche vissuta quotidianamente nel tessuto urbanistico e nelle memorie artistiche e culturali così diffuse nei nostri paesi e nelle nostre città. La forma del romanzo e non del saggio storico consente all’autrice anche di inventare personaggi perfettamente calati nel panorama culturale dell’epoca che coinvolgono il lettore con le loro forti passioni, ideologiche e sentimentali, le loro vittorie e le loro sconfitte, in un percorso di crescita umana che li porta alla ricerca del vero io interiore, in una società che vorrebbe ricondurli ai consueti schemi sociali. Le accurate ricostruzioni storiche, le coinvolgenti descrizioni di luoghi e battaglie contribuiscono a rendere la lettura un vero e proprio “viaggio nel tempo”.
Ambientato nel periodo tra il 1316 e il 1325 (Battaglia di Altopascio) “L’orgoglio del falco” ruota intorno alla storia della rivalità per il trono imperiale tra Ludovico il Bavaro e Federico d’Asburgo, che si svolge in contemporanea ai disordini in Italia centrale dovuti all’eterno contrasto tra Guelfi e Ghibellini e alle rivalità interne tra i due comandanti ghibellini Uguccione della Faggiola e Castruccio Castracani. Nel dipanarsi della trama vengono narrate anche dolorose vicende legate alla persecuzione contro gli eretici (in particolare viene ricordato Fra’ Dolcino). Nella finzione romanzesca, a narrare le vicende medievali è una giovane donna dei nostri tempi, Stella, che trae spunto dal passato per riflettere sulla propria vita e sulla realtà presente. Fulcro della storia è dunque l’orgoglio, sentimento positivo che rischia di diventare un ostacolo quando si trasforma in una sorta di cecità che ci impedisce di vedere realmente l’altro. Stella e il suo fidanzato Stefano proveranno a superare le avversità della vita moderna ed il proprio orgoglio cercando sostegno nelle vite dei loro “alter ego” medievali, alle prese con i dilemmi di parte ghibellina: parteggiare per l’imperatore di polso o per quello di nobile cuore? Cercare il bene comune o perseguire solo i propri interessi? Leggendo scopriremo se l’orgoglio servirà a dividere i protagonisti o li aiuterà a superare le difficoltà.
Da sempre appassionata di storia e di Medioevo in particolare, Marina Trastulla conclude con questo nuovo romanzo il ciclo dedicato alla rievocazione delle vicende che ruotano intorno alle lotte tra Guelfi e Ghibellini nell’Italia centrale agli inizi del Trecento. Una storia che sembra lontana, ma i cui meccanismi di fondo sono attualissimi: la lotta per la supremazia politica, i contrasti religiosi, le alleanze e i tradimenti, i passaggi da una fazione all’altra. Il romanzo storico assume quindi una molteplice valenza: un’occasione per riflettere, oltre che per rivivere un’epoca del passato studiata sui libri ma anche vissuta quotidianamente nel tessuto urbanistico e nelle memorie artistiche e culturali così diffuse nei nostri paesi e nelle nostre città. La forma del romanzo e non del saggio storico consente all’autrice anche di inventare personaggi perfettamente calati nel panorama culturale dell’epoca che coinvolgono il lettore con le loro forti passioni, ideologiche e sentimentali, le loro vittorie e le loro sconfitte, in un percorso di crescita umana che li porta alla ricerca del vero io interiore, in una società che vorrebbe ricondurli ai consueti schemi sociali. Le accurate ricostruzioni storiche, le coinvolgenti descrizioni di luoghi e battaglie contribuiscono a rendere la lettura un vero e proprio “viaggio nel tempo”.
Ambientato nel periodo tra il 1316 e il 1325 (Battaglia di Altopascio) “L’orgoglio del falco” ruota intorno alla storia della rivalità per il trono imperiale tra Ludovico il Bavaro e Federico d’Asburgo, che si svolge in contemporanea ai disordini in Italia centrale dovuti all’eterno contrasto tra Guelfi e Ghibellini e alle rivalità interne tra i due comandanti ghibellini Uguccione della Faggiola e Castruccio Castracani. Nel dipanarsi della trama vengono narrate anche dolorose vicende legate alla persecuzione contro gli eretici (in particolare viene ricordato Fra’ Dolcino). Nella finzione romanzesca, a narrare le vicende medievali è una giovane donna dei nostri tempi, Stella, che trae spunto dal passato per riflettere sulla propria vita e sulla realtà presente. Fulcro della storia è dunque l’orgoglio, sentimento positivo che rischia di diventare un ostacolo quando si trasforma in una sorta di cecità che ci impedisce di vedere realmente l’altro. Stella e il suo fidanzato Stefano proveranno a superare le avversità della vita moderna ed il proprio orgoglio cercando sostegno nelle vite dei loro “alter ego” medievali, alle prese con i dilemmi di parte ghibellina: parteggiare per l’imperatore di polso o per quello di nobile cuore? Cercare il bene comune o perseguire solo i propri interessi? Leggendo scopriremo se l’orgoglio servirà a dividere i protagonisti o li aiuterà a superare le difficoltà.
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