Si comincia venerdì 14 novembre 2014 alle ore 18,30 presso la Libreria Jaca Book “Città Possibile” in Via Frua, 11 a Milano (Ingresso da Via delle Stelline), dove l’Associazione Culturale Italia Medievale e Editoriale Jaca Book in collaborazione con il Circolo Culturale “Marchesi del Monferrato” sono lieti di invitarvi alla presentazione del libro “Facino Cane. Sagacia e astuzia nei travagli d’Italia tra fine Trecento e inizio Quattrocento” a cura di Roberto Maestri e Pierluigi Piano (I Marchesi del Monferrato, 2014). Intervengono gli autori e Nadia Ghizzi. Ingresso libero. Segue aperitivo.
Le pagine di questo volume aiuteranno il lettore a meglio comprendere il disegno del condottiero le cui gesta, proseguite senza soluzione di continuità per un trentennio, interessarono circa 240 località italiane, e gli valsero non solo il rispetto dovuto al timore ma anche, e soprattutto, la considerazione dei contemporanei che lo giudicarono come “uomo del suo tempo” ovvero protagonista di atti sì crudeli ma comuni all’epoca in cui visse; la differenza essenziale fu che Facino Cane, diversamente da altri condottieri, seguì un progetto – magari disordinato – finalizzato alla costruzione di un suo Stato.
Questa iniziativa è parte del programma di BookCity Milano 2014.
Si prosegue sabato 15 novembre 2014 con la seconda giornata il ciclo di conferenze, eventi e visite guidate “Medioevo in Libreria 2014-2015” organizzato dall’Associazione Culturale Italia Medievale in collaborazione con il Civico Museo Archeologico di Milano, che avrà il seguente programma:
Ore 11,00: Milano e il Medioevo della santità: Visita guidata all’Abbazia di Santa Maria Rossa. Costo 5 euro. Ritrovo davanti all’ingresso in via Domenico Berra, 11. A cura di Maurizio Calì.
Nel pomeriggio presso la Sala Conferenze del Civico Museo Archeologico di Milano (Ingresso da Via Nirone, 7):
Ore 15,30: Medioevo Movie. Viaggio nel Medioevo filmato. Le abbazie cistercensi di Staffarda e San Galgano. A cura di Italia Medievale.
Ore 16,00: Marco Meschini, Università della Svizzera Italiana: Dalla parte di Dio. Bernardo di Chiaravalle e i Cistercensi.
Marco Meschini è storico (medievista) ed esperto di comunicazione.
Docente di Storia medievale presso l’Università della Svizzera Italiana (Lugano), è membro della Society for the Study of the Crusades and the Latin East ed ha all’attivo numerose collaborazioni con istituti di ricerca italiani e stranieri, tra i quali il CNR e i Monumenta Germaniae Historica.
È autore di opere di successo, tra cui L’incompiuta. La quarta crociata e le conquiste di Costantinopoli (Ancora, 2004), Le crociate di Terrasanta (Sellerio, 2007), L’eretica. Storia della crociata contro gli albigesi (Laterza, 2010) e Le pietre e la luce. La cattedrale del Medioevo (Sellerio, 2011).
Visita il suo blog personale.
Medioevo in Libreria è anche un blog costantemente aggiornato.
Infine domenica 16 novembre 2014 alle ore 11,00 presso la Libreria Jaca Book “Città Possibile” in Via Frua, 11 a Milano (Ingresso da Via delle Stelline), l’Associazione Culturale Italia Medievale e Editoriale Jaca Book sono lieti di invitarvi alla presentazione del libro “L’iconografia medievale” di Jérôme Baschet (Jaca Book, 2014). Intervengono Emanuela Fogliadini e Fabio Scirea. Ingresso libero. Segue aperitivo.
Nel libro fondante di Emile Mâle, L’Art religieux du XIIIe siècle en France (1898, e numerose edizioni successive, fra cui quella italiana: Le origini del Gotico. L’iconografia medievale e le sue fonti, Milano, Jaca Book, 1986) è detto che «Il Medioevo ha concepito l’arte come forma di insegnamento», o che la cattedrale è «un libro di pietra per gli ignoranti». Tale concezione delle immagini medievali è stata efficacemente sintetizzata dalla nozione di «Bibbia degli illetterati», al punto di farne un luogo comune inestirpabile; una formula che permetteva di sbarazzarsi di tutti i quesiti sullo statuto delle immagini e sul loro posto nel mondo medievale.
Al contrario, è attorno a tali quesiti che si sviluppa L’iconografia medievale di Jérôme Baschet (2008): con il più serrato rigore metodologico, Baschet penetra efficacemente nella mentalità medievale per elaborare la nozione di immagine-oggetto, quella maggiormente in grado di avvicinare le opere d’arte medievale e le interazioni sociali che vi si annodano tutto attorno. Si tratta di concepire l’immagine-oggetto non come la semplice congiunzione di un’immagine e del suo supporto, ma piuttosto come un tutto indissociabile, coinvolto in rapporti sociali e in situazioni pratiche, in seno a luoghi, gesti, parole, pratiche liturgiche e devozionali, ecc.
Il percorso che Baschet propone implica la riconsiderazione critica degli approcci semplificanti che si ricollegano alle nozioni di iconografia e iconologica, a partire dai padri fondatori Aby Warburg et Erwin Panofsky. Bisogna allora elaborare la nozione di Iconografia relazionale per sfuggire alla dicotomia fra senso e forma, fra linguaggio figurativo e linguaggio verbale, e riconoscere «il reciproco attraversamento del testo mediante l’immagine e dell’immagine mediante il testo».
Il libro – è l’autore stesso che ci avverte – «non è un manuale o una guida […] si tratta di un tentativo che traccia un percorso metodologico, parallelo alla considerazione o riconsiderazione di certe opere, al fine di proporne un’analisi il più possibile precisa».
L’edizione italiana del volume costituisce dunque un ulteriore passo nello sforzo di rinnovamento metodologico della comunità scientifica italiana, inserendosi inoltre, grazie al taglio trasversale e multidisciplinare, nel quadro dell’alta divulgazione della cultura.
Emanuela Fogliadini ha conseguito la Licenza in Teologia presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale di Milano, dove è attualmente impegnata in un Dottorato di Ricerca in Storia della Teologia dell’Oriente cristiano. È docente all’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Milano, alla Facoltà Teologica dell’Emilia Romagna di Bologna e alla Scuola Iconografi ca di Seriate. Nella presente collana ha già pubblicato nel 2011 il volto di Cristo. gli acheropiti del Salvatore nella tradizione dell’Oriente cristiano.
Fabio Scirea è assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Storia delle Arti, della Musica e dello Spettacolo dell’Università degli Studi di Milano, ateneo dove ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Storia e critica dei beni artistici e ambientali.
Suo campo di studi è la storia dell’arte dell’Occidente medievale, con particolare riferimento all’ambito lombardo e al rapporto fra pittura e contesti monumentali.
Questa iniziativa è parte del programma di BookCity Milano 2014.
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