Sabato 4 maggio 2019 alle ore 11,15 l’Associazione Italia Medievale, l’Archivio di Stato di Milano e Archeion
sono lieti di invitarvi nella Sala Conferenze dell’Archivio di Stato di
Milano in Via Senato, 10 al secondo appuntamento del secondo ciclo di
incontri “Medioevo in Archivio 2019”. Ingresso libero.
Folco Vaglienti (Università degli Studi di Milano): “La livella sforzesca: l’invenzione di un’anagrafe laica di stato (1450-1535)“.
I Registri dei Morti, conservati nel fondo Popolazione parte antica, contengono la registrazione delle morti avvenute a Milano e in alcune località dello Stato milanese: riportano il nome del defunto; indicano la data e il luogo, talvolta anche la causa, del decesso. La prima registrazione è del 1452.
Sarà presentato, commentato ed esposto il Registro che conserva l’annotazione della morte del duca Gian Galeazzo Maria Sforza, lunedì 20 ottobre 1494.
Ci accompagnerà alla scoperta di questo importante documento d’archivio Folco Vaglienti, nato ad Aosta (1965), ricercatore confermato di Storia Medievale nell’Università degli Studi di Milano dove si è laureato in Storia nel 1991 con Giorgio Chittolini. Ha conseguito il Dottorato di Ricerca nazionale in Storia Medievale nel 1997. Dal 2001 è ricercatore a tempo indeterminato e dal 2007 è titolare del corso di Storia Medievale per Scienze dei Beni Culturali dell’Università degli Studi di Milano. Già collaboratore dell’ «Archivio Storico Ticinese», del Dizionario Biografico delle Donne Lombarde, del Lexikon des Mittelalters, del Dizionario Biografico degli Italiani, è membro della Società Storica Lombarda, della Commissione Erasmus Plus Traineeship dell’Università degli Studi di Milano e, dal 2011, esperto attivo iscritto all’albo REPRISE del MIUR per la Ricerca di base.
Da tempo impegnato in ricerche sull’esercizio e la dialettica del potere nelle corti tardo-medievali, studia i fenomeni sociali e politici della Lombardia tra Medioevo e Rinascimento, integrando l’utilizzo delle fonti storiche tradizionali con quelle archeologiche, antropologiche e artistiche. Dal 2008 si sta dedicando allo studio dei Registri dei Morti della città di Milano (1452-1695). È inoltre responsabile dei progetti per la valorizzazione del patrimonio storico-culturale rappresentato dal complesso monumentale dell’antica Ca’ Granda e della sua apertura alla fruizione pubblica.
I Registri dei Morti, conservati nel fondo Popolazione parte antica, contengono la registrazione delle morti avvenute a Milano e in alcune località dello Stato milanese: riportano il nome del defunto; indicano la data e il luogo, talvolta anche la causa, del decesso. La prima registrazione è del 1452.
Sarà presentato, commentato ed esposto il Registro che conserva l’annotazione della morte del duca Gian Galeazzo Maria Sforza, lunedì 20 ottobre 1494.
Ci accompagnerà alla scoperta di questo importante documento d’archivio Folco Vaglienti, nato ad Aosta (1965), ricercatore confermato di Storia Medievale nell’Università degli Studi di Milano dove si è laureato in Storia nel 1991 con Giorgio Chittolini. Ha conseguito il Dottorato di Ricerca nazionale in Storia Medievale nel 1997. Dal 2001 è ricercatore a tempo indeterminato e dal 2007 è titolare del corso di Storia Medievale per Scienze dei Beni Culturali dell’Università degli Studi di Milano. Già collaboratore dell’ «Archivio Storico Ticinese», del Dizionario Biografico delle Donne Lombarde, del Lexikon des Mittelalters, del Dizionario Biografico degli Italiani, è membro della Società Storica Lombarda, della Commissione Erasmus Plus Traineeship dell’Università degli Studi di Milano e, dal 2011, esperto attivo iscritto all’albo REPRISE del MIUR per la Ricerca di base.
Da tempo impegnato in ricerche sull’esercizio e la dialettica del potere nelle corti tardo-medievali, studia i fenomeni sociali e politici della Lombardia tra Medioevo e Rinascimento, integrando l’utilizzo delle fonti storiche tradizionali con quelle archeologiche, antropologiche e artistiche. Dal 2008 si sta dedicando allo studio dei Registri dei Morti della città di Milano (1452-1695). È inoltre responsabile dei progetti per la valorizzazione del patrimonio storico-culturale rappresentato dal complesso monumentale dell’antica Ca’ Granda e della sua apertura alla fruizione pubblica.
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