Come ogni anno Monza si prepara alla corteo della Regina Teodolinda. Quest’anno la rievocazione storica, giunta alla sua 34esima edizione, animerà le vie del centro cittadino sabato 13 giugno.
 Una manifestazione attesa da tutti i monzesi per vivere emozioni e 
suggestioni grazie ai diversi gruppi di volontari e professionisti del 
territorio brianteo, e non solo, impegnati in esibizioni e animazioni a 
tema medioevale.
L’evento, ormai tradizionale, nell’anno dell’esposizione universale Expo sarà dedicato ai temi dell’alimentazione dall’epoca medievale al Rinascimento. La rievocazione storica, infatti, ruoterà attorno al banchetto nuziale di Teodolinda e Agilulfo.
Ricco il programma dell’evento:  alle ore 16,00 i portici dell’Arengario
 si animeranno con un gustoso banchetto allestito in cui si servirà la 
mestura brusarda, i confetti e il torrone di Cremona. Come nella passata
 edizione, poi, un divinatore leggerà i tarocchi dei Visconti e il mago 
di corte intratterrà il pubblico con l’illusione della magia. 
Immancabile la presenza di falconieri e cavallerizzi con falchi al 
braccioche sfileranno nelle vie del centro.
La rievocazione storica inizierà alle ore 21,00: la 
manifestazione, realizzata dal Comitato Maria Letizia Verga in 
collaborazione con il Comune di Monza, e a cura di Ghi Meregalli, vedrà 
il corteo snodarsi per le vie del centro storico cittadino. Da Largo 
Mazzini, percorrerà via Italia, piazza Trento e Trieste, Arengario, via 
Vittorio Emanuele, via Lambro, per concludersi in piazza Duomo, sul 
sagrato della basilica, allestito a palcoscenico per le rappresentazioni
 artistiche.
Sarà aperto dal Magnifico Messere seguito da Duca Filippo Maria 
Visconti, dal suo divinatore, da Francesco Sforza e Bianca Maria 
Visconti con l’abito rosso delle nozze, i nobili della Corte, gli 
Zavattari e i lavoranti di bottega, alcune riproduzioni degli affreschi 
realizzati dagli studenti del Liceo Artistico di Villa Reale. Concluderà
 la serata lo spettacolo affidato alla Compagnia dei Folli che si 
ispira, per alcuni costumi, ai dipinti con frutta e verdura 
dell’Arcimboldo. Gran finale, secondo la tradizione, con il 
suggestivo volo dal campanile del Duomo della “colomba”, interpretata da
 un figurante della compagnia.
 
 
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