Sarà
presentato nella Casa delle culture di Tiriolo (CZ), venerdì 11
novembre 2016, alle ore 17,30, il libro di Massimiliano Lepera ”Il cuore e il
pugnale. Clemenza di Catanzaro
e il Meridione Normanno" (13Lab Edition, 2016). L’iniziativa è stata promossa dalla neo
costituita Sezione di Tiriolo della Consolidal e dalle Associazioni
culturali Teura e il Filo di Arianna. Il romanzo, la terza opera scritta
dal giovane Massimiliano Lepera, docente di latino e greco, è un
romanzo storico, ambientato nella Catanzaro medievale, che si concentra sulla figura della contessa Clemenza di Catanzaro,
che si oppose al potere tirannico di Guglielmo I il Malo, mediante
congiure, intrighi e rivolte in difesa del proprio popolo e della
propria terra.
L’opera si pone per la prima volta sulla scia storica, rivisitando, in maniera originale, ma pur sempre ancorata agli eventi realmente accaduti nel periodo trattato, il periodo della dominazione normanna nel Meridione italiano, tra la Calabria e la Sicilia. La storia, che si concentra in un periodo circoscritto al 1160 e agli anni vicini, trattando le vicende risalenti al regno di Guglielmo I detto il Malo e la sua dinastia degli Altavilla, si sofferma tuttavia su alcuni personaggi più marginali secondo le fonti storiche, ma nonostante tutto fondamentali per lo svolgimento delle vicende e degli avvenimenti del tempo.
In primis la contessa di Catanzaro, la tenace e determinata Clemenza di Loritello, la quale si batté sempre per la libertà del suo popolo e della sua città, oltre a numerose altre figure come Matteo Bonello, nobile siciliano rivoluzionario, o Maione di Bari e Ruggero di Martirano.
Insomma, un intreccio ricco e avvincente, calato nell'atmosfera del tempo, tra congiure, guerre, tradimenti, amori segreti, rivoluzioni, sotterfugi e inganni, in un misto di storia e thriller, come si addice ad un periodo tanto oscuro e misterioso quale è il Medioevo.
All'evento che sarà coordinato dal dr. Antonio Montuoro, interverranno, oltre l'autore, la dott.ssa Maria Luisa Bevivino, presidente della Sezione Consolidal di Tiriolo, lo storico Domenico Montuoro, la prof.ssa Silvia Scerbo.
L’incontro ci darà la possibilita' di rievocare il fascino della tradizione e della grande storia catanzarese, fino alle proprie radici, recuperando quell'orgoglio di appartenenza messo a dura prova dalle complesse problematiche odierne; dall'altra avremo modo di promuovere i talenti nostrani come quello rappresentato dal giovane Lepera che sicuramente costituisce uno di quei modelli che alimentano il desiderio di riscatto delle nuove generazioni, orientato a riscrivere nuove appassionanti pagine del ricchissimo romanzo catanzarese.
L’opera si pone per la prima volta sulla scia storica, rivisitando, in maniera originale, ma pur sempre ancorata agli eventi realmente accaduti nel periodo trattato, il periodo della dominazione normanna nel Meridione italiano, tra la Calabria e la Sicilia. La storia, che si concentra in un periodo circoscritto al 1160 e agli anni vicini, trattando le vicende risalenti al regno di Guglielmo I detto il Malo e la sua dinastia degli Altavilla, si sofferma tuttavia su alcuni personaggi più marginali secondo le fonti storiche, ma nonostante tutto fondamentali per lo svolgimento delle vicende e degli avvenimenti del tempo.
In primis la contessa di Catanzaro, la tenace e determinata Clemenza di Loritello, la quale si batté sempre per la libertà del suo popolo e della sua città, oltre a numerose altre figure come Matteo Bonello, nobile siciliano rivoluzionario, o Maione di Bari e Ruggero di Martirano.
Insomma, un intreccio ricco e avvincente, calato nell'atmosfera del tempo, tra congiure, guerre, tradimenti, amori segreti, rivoluzioni, sotterfugi e inganni, in un misto di storia e thriller, come si addice ad un periodo tanto oscuro e misterioso quale è il Medioevo.
All'evento che sarà coordinato dal dr. Antonio Montuoro, interverranno, oltre l'autore, la dott.ssa Maria Luisa Bevivino, presidente della Sezione Consolidal di Tiriolo, lo storico Domenico Montuoro, la prof.ssa Silvia Scerbo.
L’incontro ci darà la possibilita' di rievocare il fascino della tradizione e della grande storia catanzarese, fino alle proprie radici, recuperando quell'orgoglio di appartenenza messo a dura prova dalle complesse problematiche odierne; dall'altra avremo modo di promuovere i talenti nostrani come quello rappresentato dal giovane Lepera che sicuramente costituisce uno di quei modelli che alimentano il desiderio di riscatto delle nuove generazioni, orientato a riscrivere nuove appassionanti pagine del ricchissimo romanzo catanzarese.
Nessun commento:
Posta un commento