Quello
che una volta sembrava un sogno, oggi diventa realtà. Mancano pochi
giorni alla riapertura del Castello Malaspina di Madrignano, nel comune
di Calice, chiuso dai lontani anni Sessanta, da quando era caduto in
stato di rovina.
Lunedì 28 novembre 2016, con un taglio del nastro in grande stile, lo storico monumento tornerà a vivere con l’antico splendore del feudo medievale dello Spino secco.
Lunedì 28 novembre 2016, con un taglio del nastro in grande stile, lo storico monumento tornerà a vivere con l’antico splendore del feudo medievale dello Spino secco.
Grande stile
sono le parole giuste, perché il ministro dei Beni e delle attività
culturali e del Turismo, Dario Franceschini, ha assicurato la sua
presenza all’inaugurazione dell’edificio pubblico, le cui opere di
restauro sono state attuate dalla Soprintendenza ligure, grazie allo
stanziamento di circa 3 milioni di euro.
Il ministro sarà accompagnato dal senatore spezzino Massimo Caleo. La cerimonia ufficiale, alla presenza delle autorità e della stampa, è fissata alle 15.30.
Un’ora più tardi il castello aprirà i battenti ai cittadini e al pubblico.
Il ministro sarà accompagnato dal senatore spezzino Massimo Caleo. La cerimonia ufficiale, alla presenza delle autorità e della stampa, è fissata alle 15.30.
Un’ora più tardi il castello aprirà i battenti ai cittadini e al pubblico.
I
lavori di restauro, recupero e nuovo impianto di accesso meccanizzato
del Castello di Madrignano sono stati progettati ed attuati dalla
Soprintendenza beni architettonici e paesaggistici della Liguria, per
mano degli architetti Michele Cogorno e Mauro Moriconi. Il piano di
lavoro ha riguardato le opere di restauro e consolidamento e il
miglioramento sismico di un monumento ormai allo stato di rudere (cinta
muraria, torri, interni e corte), la realizzazione del ‘Centro culturale
e museale degli Antichi Liguri’ e la realizzazione di spazi di utilizzo
del Comune.
Il Castello Malaspina, la cui storia si sviluppa nell’arco di nove secoli, è un monumento di notevole importanza storica. Anzitutto, per la sua localizzazione, in posizione strategica, porta della Lunigiana aperta sulla Val di Vara. Non da meno le tracce e la qualità architettonica nel suo insieme. La rilevanza di questo edifico fu riconosciuta molto presto e già nel 1911 fu dichiarato di interesse culturale dal Ministero della Istruzione pubblica. Nel 1969 l’edificio fu acquisito dal Comune di Calice al Cornoviglio con l’intento di valorizzarne le qualità culturali.
Il Castello Malaspina, la cui storia si sviluppa nell’arco di nove secoli, è un monumento di notevole importanza storica. Anzitutto, per la sua localizzazione, in posizione strategica, porta della Lunigiana aperta sulla Val di Vara. Non da meno le tracce e la qualità architettonica nel suo insieme. La rilevanza di questo edifico fu riconosciuta molto presto e già nel 1911 fu dichiarato di interesse culturale dal Ministero della Istruzione pubblica. Nel 1969 l’edificio fu acquisito dal Comune di Calice al Cornoviglio con l’intento di valorizzarne le qualità culturali.
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