A Milano per celebrare l’Epifania, per una antichissima tradizione attestata fin dal Medioevo, si svolge ogni anno, nel giorno del 6 gennaio, un corteo storico che parte da piazza del Duomo e arriva fino alla basilica di Sant’Eustorgio, facendo una breve sosta davanti a San Lorenzo.
Nella basilica si conserva l'arca in pietra, contenente i corpi dei re Magi, che Eustorgio stava portando a Milano da Costantinopoli (dove l'aveva ricevuta in dono dall'imperatore Costante) usando un carro trainato da una coppia di buoi. Voleva portarla fino alla basilica di Santa Tecla
(nell’attuale piazza Duomo), ma arrivato alle porte della città, appena
fuori dalle mura, nei pressi della Porta Ticinese, il carro sprofondò
nel fango e non fu possibile spostarlo in nessun modo (topos ricorrente
nella costruzione di chiese e santuari), così che Eustorgio interpretò
il fatto come un segno divino e decise di costruire la
nuova basilica proprio in quel punto che coincideva con il luogo in
cui l’apostolo Barnaba aveva battezzato i primi cristiani della città di
Mediolanum.
Questa storia leggendaria è raccontata da un piccolo bassorilievo scolpito su un concio in pietra, posto sul capitello del quarto pilastro (a fascio) a destra, nella navata centrale della Basilica di Sant'Eustorgio.
E’ un concio piuttosto piccolo, posto
abbastanza in alto, per cui occorre percorrere la navata aguzzando la
vista e facendo molta attenzione.
Si distingue però chiaramente un uomo (sant’Eustorgio?), con in mano un bastone, che cerca di fare avanzare una coppia di buoi, tenendoli per il giogo. Gli animali trainano un carro con sopra un’arca di dimensioni molto grandi, l’arca dei re Magi; quella stessa che si trova conservata poco più avanti, nel transetto destro. Sopra di loro un angelo, raffigurato a mezzo busto, spunta dal cielo, tenendo un oggetto (un ramo o un qualcosa simile a uno scettro) nella mano sinistra. Si tratta evidentemente proprio del racconto del miracolo che spinse Sant’Eustorgio a edificare lì la basilica.
Si distingue però chiaramente un uomo (sant’Eustorgio?), con in mano un bastone, che cerca di fare avanzare una coppia di buoi, tenendoli per il giogo. Gli animali trainano un carro con sopra un’arca di dimensioni molto grandi, l’arca dei re Magi; quella stessa che si trova conservata poco più avanti, nel transetto destro. Sopra di loro un angelo, raffigurato a mezzo busto, spunta dal cielo, tenendo un oggetto (un ramo o un qualcosa simile a uno scettro) nella mano sinistra. Si tratta evidentemente proprio del racconto del miracolo che spinse Sant’Eustorgio a edificare lì la basilica.
Michelino da Besozzo - Corteo dei Magi, 1446 |
CORTEO STORICO DELL’EPIFANIA, mercoledì 6 febbraio 2016.
Ore 11:00 – ritrovo dei partecipanti in piazza Duomo
Ore 11:30 – partenza del corteo, che attraverserà via Torino, le Colonne di San Lorenzo, corso di Porta Ticinese e piazza Sant’Eustorgio.
Ore 11:00 – ritrovo dei partecipanti in piazza Duomo
Ore 11:30 – partenza del corteo, che attraverserà via Torino, le Colonne di San Lorenzo, corso di Porta Ticinese e piazza Sant’Eustorgio.
Nessun commento:
Posta un commento