Lunedì 1 febbraio 2016 alle ore 18,00 nell’auditorium di palazzo Montani (piazza Antaldi, 2 – 61121 Pesaro), per la serie “Pesaro Storie” viene presentato il volume, terzo numero della collana “ArcheoMed” dell'Università di Urbino, "La fortezza di Montefeltro, San Leo: processi di trasformazione, archeologia dell’architettura e restauri storici" (All’Insegna del Giglio, Sesto Fiorentino 2016, pp. 324) di Daniele Sacco e Alessandro Tosarelli.
Con gli autori conversano Tommaso di Carpegna Falconieri e Anna Lia Ermeti, docenti dell’Università di Urbino.
Attraverso fonti documentarie e iconografiche il volume, frutto di un progetto di ricerca congiunto fra l’Università degli studi di Urbino e l’Università degli studi di Bologna, illustra le trasformazioni della fortezza di San Leo, nel Montefeltro, dalle origini ai tempi nostri.
Il masso di San Leo è un patrimonio inestimabile per la storia dell’architettura militare europea e del paesaggio. La sua maestosità, che impressionò anche Dante, sta nel connubio tra strutture murarie e posizione naturale. Posizione precaria però, che nel corso dei secoli ha subito la perdita per frana di molti volumi originali. Il masso è oggi talmente tanto arretrato che la fortezza si trova, per così dire, in punta di piedi sul ciglio del precipizio, in corsa contro il tempo per la sua conservazione.
Attraverso le discipline dell’Archeologia dell’architettura e del Restauro architettonico, questo volume costituisce un nuovo strumento di lettura, comprensione e tutela utile agli addetti ai lavori e a chiunque sia interessato alla conservazione e alla fruizione di quel bene culturale. All’opera hanno collaborato anche Antonio Conti, Francesco Veneri e Siegfried Vona.
Daniele Sacco è dottore di ricerca in Archeologia dei processi di trasformazione. Già docente a contratto presso l'Università di Urbino nell'ambito dell'Archeologia del paesaggio, oggi è assegnista di ricerca in Archeologia cristiana e medievale presso il dipartimento di Scienze della Comunicazione, Studi Umanistici e Internazionali. Autore di saggi di Archeologia medievale e direttore di cantieri archeologici, si occupa di Archeologia dei processi di trasformazione del paesaggio e dell'edilizia storica fra tardoantico e basso Medioevo in area medio adriatica. Riserva particolare attenzione all'evoluzione diacronica del popolamento e dell'habitat; fra i temi di approfondimento predilige il tracollo del paesaggio antico, l'incastellamento, i sistemi produttivi della pietra e le forme di assistenza ospedaliera medievale in rapporto al fenomeno del pellegrinaggio.
Alessandro Tosarelli è laureato in Ingegneria Edile-Architettura presso l’Alma Mater Studiorum Università degli Studi di Bologna con la tesi “La fortezza di San Leo: restauri storici, indagini sulle superfici architettoniche esterne e linee di metodo per la conservazione”, segnalata al XVIII premio di laurea sulle architetture fortificate dell’Istituto Italiano dei Castelli. Ingegnere, libero professionista, collabora con studi di progettazione e restauro dell’architettura. Ha all’attivo diverse pubblicazioni e altri contributi sul restauro architettonico e sulla fortezza di San Leo.
Con gli autori conversano Tommaso di Carpegna Falconieri e Anna Lia Ermeti, docenti dell’Università di Urbino.
Attraverso fonti documentarie e iconografiche il volume, frutto di un progetto di ricerca congiunto fra l’Università degli studi di Urbino e l’Università degli studi di Bologna, illustra le trasformazioni della fortezza di San Leo, nel Montefeltro, dalle origini ai tempi nostri.
Il masso di San Leo è un patrimonio inestimabile per la storia dell’architettura militare europea e del paesaggio. La sua maestosità, che impressionò anche Dante, sta nel connubio tra strutture murarie e posizione naturale. Posizione precaria però, che nel corso dei secoli ha subito la perdita per frana di molti volumi originali. Il masso è oggi talmente tanto arretrato che la fortezza si trova, per così dire, in punta di piedi sul ciglio del precipizio, in corsa contro il tempo per la sua conservazione.
Attraverso le discipline dell’Archeologia dell’architettura e del Restauro architettonico, questo volume costituisce un nuovo strumento di lettura, comprensione e tutela utile agli addetti ai lavori e a chiunque sia interessato alla conservazione e alla fruizione di quel bene culturale. All’opera hanno collaborato anche Antonio Conti, Francesco Veneri e Siegfried Vona.
Daniele Sacco è dottore di ricerca in Archeologia dei processi di trasformazione. Già docente a contratto presso l'Università di Urbino nell'ambito dell'Archeologia del paesaggio, oggi è assegnista di ricerca in Archeologia cristiana e medievale presso il dipartimento di Scienze della Comunicazione, Studi Umanistici e Internazionali. Autore di saggi di Archeologia medievale e direttore di cantieri archeologici, si occupa di Archeologia dei processi di trasformazione del paesaggio e dell'edilizia storica fra tardoantico e basso Medioevo in area medio adriatica. Riserva particolare attenzione all'evoluzione diacronica del popolamento e dell'habitat; fra i temi di approfondimento predilige il tracollo del paesaggio antico, l'incastellamento, i sistemi produttivi della pietra e le forme di assistenza ospedaliera medievale in rapporto al fenomeno del pellegrinaggio.
Alessandro Tosarelli è laureato in Ingegneria Edile-Architettura presso l’Alma Mater Studiorum Università degli Studi di Bologna con la tesi “La fortezza di San Leo: restauri storici, indagini sulle superfici architettoniche esterne e linee di metodo per la conservazione”, segnalata al XVIII premio di laurea sulle architetture fortificate dell’Istituto Italiano dei Castelli. Ingegnere, libero professionista, collabora con studi di progettazione e restauro dell’architettura. Ha all’attivo diverse pubblicazioni e altri contributi sul restauro architettonico e sulla fortezza di San Leo.
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